SAC. GILFREDO BUGLIONI

 

 

 

Deceduto al “Centro Don Orione” di Bergamo il 7 marzo 2020, a 95 anni d’età, 79 di professione religiosa e 69 di sacerdozio.

Apparteneva alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).

 

 

Il confratello si trovava dal settembre 2019 al Centro Don Orione di Bergamo, dove poteva ricevere le necessarie cure e premure da parte del personale sanitario e dei confratelli; a causa di una bronchite che ha prodotto gravi problemi respiratori, spirò la mattina del 7 marzo 2020.

Figlio unico di Alfredo e di Zoppi Annunziata, nacque a Osimo (Ancona) il 14 marzo 1924, fu battezzato il 14 maggio successivo e cresimato il 9 giugno 1930.

Compiute le scuole elementari a Osimo, Gilfredo entrò ancora bambino (11 anni) in Congregazione, nel 1935, nel nostro seminario minore in San Severino Marche (Macerata), studiando le prime due classi medie (1935-37) concluse con la vestizione dell’abito religioso nella festa della Madonna della Guardia a Tortona (Alessandria) il 28 agosto 1937.

Passato a Milano per frequentare la terza ginnasio assieme a 10 compagni, ebbe varie occasioni di avvicinare e conoscere il Padre Fondatore quando veniva per i primi martedì del mese per incontrare amici e benefattori dell’Opera; ricordava che una volta Don Orione accettò di posare per una foto con i compagni e fu una vera festa per il modo cordiale e sorridente che si trattenne con loro. Completato il ginnasio a Montebello della Battaglia (Pavia), il 15 agosto 1939 iniziò a Villa Moffa di Bra (Cuneo) l’anno di noviziato, concluso con la professione dei primi voti religiosi nelle mani di Don Carlo Sterpi il 15 agosto 1940, con ancora vivo nel cuore il ricordo della morte e dei solenni funerali di Don Orione (marzo 1940).

Dopo il corso propedeutico di filosofia al “Paterno” di Tortona, fu inviato all’istituto “Sacro Cuore – Mons. Gentili” di Fano (Pesaro-Urbino), assistente degli orfani (1941-46), integrato dal corso liceale nel Seminario Regionale di Fano (1944-46).

Nell’Istituto Teologico Orionino di Tortona completò la formazione ecclesiale in preparazione al sacerdozio, professando in perpetuo nelle mani di Don Carlo Pensa (29 giugno 1947), ricevendo il sacro Diaconato (17 dicembre 1949) e l’ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1950 nel santuario “Madonna della Guardia”, per le mani dell’Ordinario locale Mons- Egisto Domenico Melchiori.

 Dal 1950 al 2015, in pratica, Don Gilfredo trascorse tutta la sua vita religiosa e sacerdotale all’istituto Don Orione in Viale Mazzini a San Severino Marche (Macerata) con convitto, semiconvitto, scuole elementari, medie e Istituto Tecnico Industriale. Fu consigliere, assistente e insegnante di religione (1950-68), direttore (1969-75 e 1993-99), Vicario (1975-87 e 1990-93) economo (1975-84 e 1986-2008).

Partecipò al V° Capitolo provinciale del 1974 e all’Assemblea provinciale del 1976.

Dal 2008, in seguito al ritiro della comunità religiosa, fu assegnato alla comunità del Sacro Cuore – Mons. Gentili di Fano (Pesaro-Urbino), consigliere e incaricato dell’istituto di San Severino Marche ed ivi risiedendovi fino al 2015.

Rientrato al “Sacro Cuore” di Fano per ragioni di salute, collaborò nel possibile fino al settembre 2019 quando fu trasferito al “Centro Don Orione” di Bergamo per adeguata e necessaria assistenza.

Il confratello, per il suo lungo ed operoso apostolato (per ben 65 anni!) è ricordato con affetto e nostalgia da quanti lo conobbero, specialmente ex alunni, amici e fedeli di San Severino Marche.

Nel 1952 ebbe a subire una grave malattia agli occhi che lo costrinse a chiedere la dispensa dalla recita dell’ufficio divino quotidiano, commutatogli con la recita quotidiana dell’intero santo Rosario, tuttavia, ciò non gl’impedì di continuare la sua testimonianza di fedeltà orionina alla vocazione di amare Dio e il prossimo.

I funerali si svolsero in forma strettamente privata nella nostra casa di Bergamo nel pomeriggio di lunedì 9 marzo; la salma fu poi portata ad Osimo (Ancona) ove il giorno successivo, nella chiesa del cimitero si svolse una breve cerimonia e la tumulazione nella tomba accanto alla madre, in attesa della Risurrezione finale.