SAC. REMIGIO CORAZZA
Deceduto
all’Ospedale di Araguaína – Tocantins (Brasile) il 21
febbraio 2020, a 100 anni d’età, 80 di professione religiosa, 67 di sacerdozio
e 63 di missione in Brasile. Apparteneva alla Provincia religiosa “Nossa Senhora de Fátima” (Brasilia).
Padre Remigio era il decano della
Congregazione, avendo compiuto nell’ottobre dello scorso anno il secolo di
vita. Era nato il 6 ottobre 1919 ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche
(Padova), penultimo di 15 figli di Gregorio e di Amabile Marin; famiglia
contadina, poveri ma laboriosi e pieni di fede nella Provvidenza. Aveva una
sorella suora in Belgio.
Per le difficili condizioni sociali
di allora, dopo le classi elementari, il lavoro dei campi e di casa alleviati
dalla frequenza religiosa in parrocchia, fece domanda di entrare nella giovane
Opera di Don Orione aiutato dal Parroco e dall’esempio del chierico conterraneo
Mario Azzalin.
Fu accolto il 19 settembre 1936 da
Don Sterpi al “Paterno” di Tortona in un primo tempo come Fratello e inviato
probando a Roma –Sette Sale come portinaio, commissioniere
e studente privato. Avendo sempre avuto forte la volontà di essere sacerdote e
missionario, prima del noviziato, nel 1938 scrisse a Don Orione manifestandogli
il suo stato d’animo.
Il Fondatore, in una nota del 20
novembre 1938 a Don Giulio Cremaschi Maestro dei novizi a Villa Moffa, così gli
scrive: “Chiamerai Corazza Remigio, e gli notificherai che egli da oggi è
accettato quale studente non più quale Coadiutore: ne ringrazi la Madonna SS.,
e il suo noviziato sia quale studente – Chierico.”.
Iniziato il noviziato con la
vestizione dell’abito religioso nella festa dell’Immacolata 1938, lo concluse
professando i primi voti il 10 dicembre 1939, nelle mani di Don Orione, da poco
rientrato dal Sud America, a Villa Moffa di Bra (Cuneo).
A causa della guerra allora in corso,
compì gli studi ginnasiali tra Tortona e Sassello (Savona), seguiti dal liceo
filosofico al “San Tommaso” di Bra – Cuneo (1940-46), emettendo nel frattempo
la professione perpetua nelle mani di Don Carlo Pensa (11 ottobre 1945).
Passato all’Istituto “Manin” di
Venezia, dal 1946 al 49 svolse il tirocinio nell’assistenza agli orfani,
frequentando il primo anno di teologia al “Patriarcale Seminario della Salute”;
completando poi la preparazione teologica-ecclesiale nel nuovo Teologico
Orionino di Tortona (Alessandria) con la ricezione del Diaconato (7 giugno
1952) e il 29 dello stesso mese dell’ordine sacerdotale dal Vescovo locale
(1949-52). Dopo l’anno di pastorale a Costigliole d’Asti e le pratiche per
l’espatrio, il 12 luglio 1953 partì per la Missione dell’antico Goiás – oggi
Stato del Tocantins – nel nord del Brasile.
Qui, Padre Remigio dedicò la sua vita
sacerdotale, religiosa e carismatica al bene della locale popolazione,
lavorando per l’elevazione religiosa, sociale e civile per ben 66 anni, (ad
eccezione di un triennio (1958-61) trascorso a Palermo e Messina (Italia) per
recuperare le forze fisiche spirituali), lasciando in loro un buon ricordo del
lavoro svolto con semplicità, umanità e gratuità.
Il suo apostolato sacerdotale e
missionario iniziò ad Araguaína con la direzione
della parrocchia di Filadelfia (1953-58) il cui grande lavoro e fatica lo
costrinse alla sosta di recupero in Patria; tornato in Brasile nel marzo 1963,
fu destinato parroco al “Sacro Cuore” di Araguaína
(1963- 68); ebbe poi la direzione del Collegio “Santa Cruz” (1968-75);
qui, nel 1971, a Goiânia ottenne il diploma di educazione morale e civica;
passato a Goiânia, fu direttore, economo e Parroco della nuova parrocchia “San
Paolo Apostolo” fino al 1989.
Trasferito ad Araguaína,
fu consigliere e parroco a Xambioà (1989-91), al
“Sacro Cuore” di Araguaína (1991-95) e dal 1996 al
2003 ebbe la direzione della “Casa de Caridade”
comprendente l’Ospedale – Maternità, aiutando nel ministero parrocchiale.
Dal 2004 risiedeva nella comunità del
“Sacro Cuore”, consigliere e vicario parrocchiale, dedicandosi all’ascolto,
alla riconciliazione e all’aiuto dei malati e bisognosi, fino alla chiamata del
Signore.
Nel 2002 dall’Associazione “Padovani
nel Mondo” gli fu conferita la medaglia d’oro e relativo attestato di
benemerenza con la seguente motivazione: “Missionario
della Congregazione di Don Orione, in Brasile dal 1953, operò ed opera tuttora
tra le impenetrabili e sterminate foreste dell’Amazzonia nella regione del Tocantins,
dove ha realizzato edifici scolastici, strutture sanitarie, e centri sociali,
dedicandosi in particolare al riscatto culturale, civile ed economico delle
popolazioni indigene.”
Lo ricordano anche per il suo forte
interessamento per la lotta all’epidemia del “Penfico”
scoperta e debellata nei pressi della “Mangueiras”,
vicino al Collegio Santa Cruz e alla costruzione dell’Ospedale divenuto
necessario alla città, méta di poveri ed emigranti dalle zone limitrofe, ed ora
Ospedale stimato e ben frequentato per i suoi servizi ai meno abbienti e
bisognosi.
Il commiato funebre si svolse nel
santuario “Sagrado Coração de Jesús”
in Araguaína (Tocantins), dove Padre Remigio visse
intensamente gli ultimi anni di vita e di ministero, con successiva sepoltura
nel cimitero cittadino.