Casella di testo: ex allievi Don Orione
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elenco 2

Ing.

Giuseppe Casolo

Animatore Centrale

Amici di Don Orione

 

 + 1978

    Sebbene all'agape fraterna del 29 agosto u.s. a Tortona l'ing. Giuseppe Casolo sia stato efficacemente ricordato, pare a noi «Amici di Don Orione» dover aggiungere qualche nota per il periodico « Don Orione ».

Quando, tre anni or sono, l'ing Casolo aveva pubblicamente chiesto di essere esonerato dall'incarico di Animatore Centrale degli «Amici» (data l'età), i! Direttore Generale Don Ignazio Terzi aveva respinto le dimissioni, ben sapendo che non era facile sostituire, chi per 40 anni aveva collaborato alacremente con l'Opera di Don Orione.

La qualifica di animatore centrale era ben assegnata e meritata, poiché animatore lo era con la sua vita ispirata al Vangelo, con la parola chiara e battagliera; lo era di fatto, perché sempre presente ai raduni con le proposte che avrebbe desiderato vedere presto realizzate. Sviscerava i vari problemi e le necessità della congregazione senza reticenze, con franchezza, per il bene stesso dei sacerdoti e delle suore dell'Opera orionina, nonché per le istituzioni e per il «Movimento Amici». Non sempre gli riuscì di concretizzare tutto: ubbidiente ai superiori, lasciava che decidessero loro.

L'ing. Giuseppe Casolo fu soprattutto un cattolico di fede operante in tutti quei settori dove la fede si sposava magnificamente alla carità. Ancor prima di conseguire la laurea in ingegnerìa (1919) già dal 1900 al 1915 si impegna nella Istituzione milanese Pro-Cultura, naturalmente ambiente cattolico. Federico Ozanan, il Fondatore delle Conferenze di San Vincenzo de' Paoli, lo affascina: diviene presidente di varie parrocchie ed in seguito attivo superiore della regione lombarda. Anche il Patronato per giovani lavoratori e studenti ha in lui un validissimo presidente. La cosa pubblica lo interessa; diviene parte viva dell'Ente Assistenza Comunale di Milano, e per questa città nell'immediato dopo guerra fa parte del comitato elvetico per la costruzione di case, dono svizzero al capoluogo lombardo. Gli Imprenditori cattolici (UCID) lo incontrano attivo e presente sempre. Sul tramonto ormai della sua vita, si entusiasma al pensiero di collaborare per la costruzione di una casa in memoria del compianto Cardinale Ferrari nel suo paese natale, a La Latta di Parma, e ne sarà fiero e orgoglioso, nel desiderio di ricambiare la benevolenza dimostratagli dal santo Arcivescovo.

Ovunque c'era del bene da compiere,  l'ing Casolo, dinamico   e   volitivo,   brillava   di una presenza fattiva, oltreché con  la  sua testimonianza  di autentico cristiano. Ma, senza far torto a nessuno, si può affermare   che   l'ing. Casolo per la Congregazione di Don Orione ha dato il più e il meglio soprattutto collaborando efficacemente assieme al sen. Stefano Cavazzoni, e ad altre anime generose alla realizzazione di quel Piccolo Cottolengo Milanese che l'allora Cardinale Montini definì «transatlantico della carità». Per tutta la vita, chiusa serenamente a 86 anni, la famiglia   ebbe   il   suo   culto: la sposa diletta, la signora Augusta, i figli, il fratello prof. Giovanni,   i nipoti. Il  sacerdote, don Augusto, nel  giorno dei funerali ricorderà dello zio  particolarmente  la  fede   operosa,   ispirata   a   San Vincenzo e a Don Orione.

Una prova della grande ammirazione e affetto del compianto ingegnere per il Venerabile Fondatore era evidente anche accanto alla sua salma: da un lato un crocifisso (chi non conosce il grande amore di Don Orione per il crocifisso?) e il volumetto « In cammino con Don Orione »; dall'altro, l'immagine sempre di Don Orione con una significativa dedica del 2° successore, Don Pensa; di fronte, il modellino dorato della statua della Madonna della Guardia dì Tortona quasi a benedizione materna.

Questa « presenza » di Don Orione vicino all'Animatore centrale degli «Amici» suggerisce un monito ed un augurio per tutti gli amici di Don Orione, ancora pellegrini sulla terra: mettiamoci con maggior impegno «in cammino con Don Orione»; aumentiamo il nostro ruolino di marcia. Arriveremo così alla mèta, che pensiamo sia stata raggiunta dall'ing. Giuseppe Casolo, come gli imploriamo con la nostra riconoscente preghiera.

 

TERESITA M. GAMBA

Sul Periodico “Don Orione” settembre 1979