Casella di testo: ex allievi Amici e collaboratori di Don Orione
Casella di testo: Metodi per diventare Santi                                                                  posta@unangelo.it

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Antonio Boatto

artista geniale e inquieto - ex allievo di Don Orione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Antonio Boatto, ex allievo di Don Orione, noto artista di fama internazionale, è morto nel pomeriggio del 15 agosto. Soffriva del tumore di Hodgkin, come egli stesso mi informò. Era nato a San Stino di Livenza (Venezia) il 21 agosto 1936. Entrò nella casa di Campocroce il 23 ottobre 1950.

In Congregazione era ricordato per la sua presenza nelle nostre case di formazione e come “assistente” al Soranzo di Campocroce, dei Mutilatini di Milano e del Collegio Dante di Tortona. Lasciata la Congregazione, si sposò con Michela ed ebbe una figlia, Beatrice. Si dedicò interamente a dare espressione alla forte ispirazione artistica che gli premeva l’anima sensibile e inquieta. Si dedicò alla pittura e alla scultura con uno stile personale autonomo e inconfondibile. Ebbe sempre grande interesse per la letteratura e per la filosofia ed egli stesso si espresse con una apprezzata raccolta di poesie “Sfinitezza” (2006), nelle originali riflessioni filosofiche del “Diario Metafisico” (2008), in “Parvula”, 43 microstorie verosimili (2009), e in “Via della Croce”, immagini e commento a contenuto religioso (2010).

Avendo pubblicato sul Don Orione oggi della Pasqua 2014 un articolo sulla sua Via Crucis realizzata per la parrocchia San Benedetto di Milano, mi scrisse: “Un ringraziamento sincero per lo spazio che hai voluto dedicare alla mia attività artistica, specificamente in ambito orionino. I messaggi dell'arte, con i suoi segni e i suoi colori, arrivano senza intermediazioni, e fanno sempre bene alla mente e al cuore”.

In un altro messaggio, sempre dell’aprile 2014, aggiunse: “Solo di arte sacra ho finora eseguito, tra pitture e sculture, 388 opere distribuite in 115 chiese, in Italia e all'estero. Lavoro e studio. In sei libri ho cercato d'esternare il mio pensiero, da sempre fuori dalle Istituzioni religiose, ma dentro il Tempio che sono le persone. Verrei volentieri all'incontro di Campocroce, se non ne fossi impedito dal tumore di Hodgkin che da mesi mi porto addosso. Sto vivendo la mia Via Crucis; e mi pare giusto, dopo tante che ne ho dipinte. Non ho dubbi in proposito: come l'amico Gesù, ne verrò fuori bene.  Ancora grazie del ricordo. Aff.mo Antonio”.

Sono molte le opere di Boatto nelle chiese e case della Congregazione di Don Orione. Ne ricordiamo alcune principali: Discorso della Montagna nella chiesa San Pio X a Marghera, l'abside e il presbiterio della parrocchiale di Copparo (FE); le vetrate istoriate per chiesa di Jasper, Indiana (USA);  varie sculture e dipinti per il santuario Madonna Queen National Shrine di Boston (USA);  nel "Santuario Basilica Madonna della Guardia" di Tortona (AL), otto pale d'altare su fondo in tavola (mt 3x1,50 ca) e il dipinto raffigurante "L'ultima Cena"; "Santuario-basilica dell'Incoronata" di Foggia ci sono due cicli di Quattordici e di Diciotto vetrate sabbiate con raffigurazioni sacre, e inoltre monumento a San Pio X, in pietra di Vicenza, sempre presso la basilica dell'Incoronata di Foggia; a Trebaseleghe le vetrate nella Casa di Riposo Don Orione. Anche presso la Curia generale di Roma c'è un suo "Don Orione" su pannello di legno (cm 200 x 100).

Don Flavio Peloso