SAC. LUIGI ANGELO FRISON

 

 

Deceduto il 20 agosto 2018 a Rio Claro SP (Brasile), a 90 anni d’età, 70 di professione religiosa, 61 di sacerdozio e 59 di missione.

Apparteneva alla Provincia “Nossa Senhora da Anunciação” (São Paulo, Brasile).

 

Nacque a San Giorgio in Bosco (Padova) il 4 novembre 1927 da Angelo e Adele Bordin, Luigi Angelo Frison – questo è il suo nome di battesimo – ricevuto il 6 novembre e cresimato il 15 ottobre 1935, ebbe la fortuna di crescere in una famiglia numerosa, secondo di ben otto figli che hanno allietato il matrimonio dei suoi genitori. E di questi, tre hanno scelto la vita religiosa: oltre Don Luigi ci sono la sorella Suor Anna Maria entrata nel ramo femminile della Congregazione fondata da Don Bosco e il fratello Padre Elio anche lui orionino.

La scelta della sua vocazione orionina - ricordava Don Luigi – fu merito del cappellano Don Vincenzo Caon che, prima di essere ordinato prete in seno alla Diocesi era stato chierico di Don Orione; innamorato di quella spiritualità carismatica, il 12 luglio 1939 portò Luigi Angelo a Tortona (Alessandria): qui, dopo la visita, la sua vocazione alla vita religosa e sacerdotale si rafforzò.

Fu accolto da Don Sterpi al “Paterno”, fece il ginnasio a Montebello della Battaglia (Pavia) e Buccinigo d’Erba (Como) (1940-46), ricevendo la vestizione dell’abito il 28 agosto 1941 a Tortona. A Villa Moffa di Bra (Cuneo) fece l’anno di noviziato professando i primi voti religiosi l’11 ottobre 1947, completando il corso liceale al vicino “San Tommaso” (1947-50).

Al Collegio “San Giorgio” di Novi Ligure (Alessandria) espletò il tirocinio, assistente e studente all’Istituto per geometri (1950-53), proseguendo la preparazione teologica ed ecclesiale  nel Seminario Maggiore Orionino di Tortona (1953-57), conseguendo nel frattempo l’abilitazione magistrale (1955) a Bra (Cuneo).

Emise la professione perpetua il 29 settembre 1953 nelle mani sel Superiore generale Don Carlo Pensa, ricevette il Diaconato il 22 dicembre 1956 e fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1957 dal Vescovo di Tortona, nel santuario “Madonna della Guardia”; il 21 aprile 1986 emise il IV Voto di speciale fedeltà al Papa presso la tomba di San Pietro in Vaticano.

Dopo un anno di assistenza al “Paterno” di Tortona e l’anno di pastorale al San Filippo di Roma Appio, fu dai superiori scelto e inviato in missione nel grande Brasile. Partì da Nizza il 1° luglio 1959 giungendo a Rio de Janeiro 12 giorni dopo. Destinato a Niteroi, nello Stato di Rio de Janeiro, superò con coraggio le iniziali difficoltà dell’inculturazione e della nostalgia.

A Belo Horizonte, dove lavorò dal 1960 al ’65, s’inserì bene come insegnante ed economo, frequentando i corsi universitari prescritti per gli stranieri presso la locale università per i docenti nelle scuole paritarie. Dal ’65 al ’71 insegnò matematica nel Centro scolastico “Dom Orione” di Siderópolis SC, nata con il nome di “Nuova Belluno” perché piena di nostri immigrati, la cui municipalità gli conferì la cittadinanza onoraria per il suo molteplice apostolato a favore della popolazione locale.

Fu per un triennio parroco nella parrocchia “Santa Tereza in Porto Alegre, nello Stato più a Sud del Brasile (Rio Grande do Sul); altro triennio di apostolato caritativo e parrocchiale a Cotîa SP, vicario parrocchiale e consigliere (1975-78). Passato ad Araguáina TO città alle porte dell’Amazzonia esercitò come professore prima e direttore poi, nella scuola che oggi è divenuta università (1978-82), svolgendo nel contempo l’incarico di consigliere provinciale di “Nossa Senhora de Fátima” (Brasilia).

Con la suddivisione in due province religiose, Don Luigi Angelo passò a quella di “Nossa Senhora da Anunciação” (São Paulo, Brasile) ed ebbe la direzione del Cottolengo di Curitiba (1982-87), con l’incarico di consigliere provinciale (1985-87). In seguito fu a Siderópolis (’87-’91) e a Porto Alegre (’91-’93) lavorando nella parrocchia e nelle attività annesse come consigliere.

Trasferito a Rio Claro SP, ebbe la direzione del Centro caritativo comprendente oltre la parrocchia, una casa di riposo per 115 anziani abbandonati o non autosufficienti, e la cura di 30 ragazzi di strada che gestisce con collaboratori laici. Con le stesse mansioni collaborò a Florianópolis SC per 4 anni, tornando a dirigere nuovamente il centro di Rio Claro, direttore ed economo (2004-11) prima, e consigliere poi, fino alla fine.

Don Frison che ci ha lasciato per una polmonite, ha lavorato fino all’ultimo per la Congregazione in Brasile. In lui c’era un desiderio autentico di aiutare il prossimo: era un punto di riferimento per le fasce più deboli della popolazione: bambini, anziani, disabili ed emarginati in generale. Diceva che, innanzitutto l’evangelizzazione è animata da opere caritative.

Parrocchia e opere di carità, per cui il religioso non può perdere l’identità sacerdotale, pur svolgendo un’attività amministrativa. Era pratico: sapeva muoversi tra la gente e procurarsi cibo, medicinali e cose necessarie ad ogni persona assistita nei suoi istituti.

Il funerale si svolse il giorno successivo nella parrocchia “Nossa Senhora de Saúde”, con successiva sepoltura nella tomba della Congregazione nel cimitero di Rio Claro.