SAC. PIETRO LAZZARIN

 

 

Serenamente deceduto il 26 aprile 2017 all’Opera Antoniana delle Calabrie in Reggio Calabria, a 94 anni d’età, 76 di professione religiosa e 65 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).

 

 

Primo di sette figli di Giacinto e di Trombetta Emma, famiglia stimata, laboriosa e credente, Pietro nasce ad Agna, (Padova) il 30 agosto 1922, viene battezzato il 3 settembre successivo e cresimato il 22 ottobre 1928 ad Agna, da Mons. Mezzadri, vescovo di Chioggia.

Con l’aiuto dell’arciprete, dopo le scuole dell’obbligo, il 12 ottobre 1935 entra al “Marco Soranzo” di Campocroce di Mirano (Venezia); frequenta il ginnasio al San Bernardino di Tortona (Alessandria), e qui ha la possibilità di incontrare e ascoltare il Padre Fondatore, completando gli studi ginnasiali fra Tortona, Genova Borzoli e Voghera (1935-39).

A Villa Moffa di Bra (Cuneo) compie l’anno di noviziato con Don Giulio Cremaschi e vive l’evento dei funerali di Don Luigi Orione. Professa i primi voti il 15 agosto 1940 nelle mani di Don Carlo Sterpi e completa il liceo tra Tortona e Villa Moffa (1941-42 e 1945-47) intercalati dal tirocinio sotto la guerra in corso, assistente dei ragazzi sfollati e mutilatini negli istituti orionini di Napoli, Alessandria e Fubine (1942-45).

Qui a Fubine, il fratello Belisario, dopo aver trascorso un mese con Pietro, aiutandolo e ammalandosi pure, restò ammirato della carità dei sacerdoti orionini; tornato a casa gli scrisse esprimendo il desiderio di farsi orionino, avendo tuttavia molti dubbi e paure circa la sua vocazione, avendo già 18 anni. Pietro gli rispose: “Vieni, vedi e prova; per decidere c’è tempo dopo.” Più tardi, Belisario diverrà Orionino e lo precederà nel ritorno alla casa del Padre in Cielo il 7 dicembre 2004; pure una loro sorella si fece suora.

Inizia la teologia a Tortona (1947-48) e la completa a Napoli (1948-51) presso il “Serafico” francescano. Professa in perpetuo a Roma il 15 agosto 1948 nelle mani del Vicario generale Don Zanocchi; a Tortona riceve gli ordini maggiori del Diaconato (10/03/1951) e del Presbiterato (29/06/1951) per le mani di Mons. Melchiori, Ordinario locale.

Il suo multiforme apostolato sacerdotale e orionino inizia all’Opera Antoniana delle Calabrie a Reggio, assistente ed educatore (1951-53); dal ’53 al ’55 è direttore al Piccolo Cottolengo di Napoli. Trasferito al Centro Mutilatini di Roma Monte Mario, dal 1955 al 1964 è assistente e incaricato del CIAC (Centro Italiano Addestramento Cinematografico) e per un anno, economo provinciale e della casa (1964-65). Viene poi nominato direttore a Napoli (1965-69) e a Reggio Calabria (1969-75); espleta nel contempo l’incarico di consigliere provinciale (1970-76) e trascorre un anno ad Avezzano, incaricato del CAP (Centro Addestramento Professionale).

Richiamato a Roma, è nuovamente responsabile del CIAC (1976-78) e direttore del Centro e Vicario provinciale, quando dopo un anno, la stima dei superiori e dei confratelli lo nominano Direttore della Provincia “SS. Apostoli Pietro e Paolo” (1979-85). È stato membre del VIII Capitolo generale (1981) ed ha professato il IV Voto di speciale fedeltà al Papa l’11 agosto 1983 a Castegandolfo (Roma). Dopo il governo provinciale è nominato direttore dell’istituto per orfani di Via della Camilluccia a Roma (1985-89) e di Avezzano (1989-93) collaborandovi ancora per un triennio come economo della casa.

Trasferito nel 1996 all’Opera di Reggio Calabria, vi profuse le sue ultime energie e capacità per ben 20 anni a bene dei giovani, dei fedeli della parrocchia santuario “Sant’Antonio di Padova”, la cura degli anziani, con il ministero sacerdotale e l’aiuto materiale, vicario ed economo della comunità, fino alla chiamata del Signore per il premio, giunta il 26 aprile, festa della Madonna del Buon Consiglio.

Don Pietro è ricordato come religioso e sacerdote cordiale, aperto e fraterno, laborioso e disponibile alle necessità, contento della sua vocazione, perseverante nella preghiera e nell’unione con Dio.

I funerali si sono svolti domenica 30 aprile nella parrocchia S. Antonio a Reggio Calabria e mercoledì 3 maggio nella chiesa arcipretale “San Giovanni Battista” ad Agna (Padova), con successiva tumulazione nella tomba di famiglia nel cimitero cittadino.