SAC. ITALO PALMEGIANI

 

 

Deceduto al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma il 22 agosto 2017. Aveva 90 anni d’età, 73 di professione religiosa e 62 di sacerdozio.

Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).

 

 

Ultimo di quattro figli di Antonio e di Ascenzi Marianna, Italo nacque il 24 marzo 1927 a Poggio Cinolfo di Carsoli (L’Aquila); fu battezzato il 4 aprile successivo e cresimato il 13 agosto 1933 da Mons. Bagnoli, Vescovo de’ Marsi

Dopo le scuole elementari e l’istruzione catechistica al paese natio, Italo sentì sbocciare la vocazione di consacrarsi a Dio; con l’interessamento del Parroco fu accolto nella Piccola Opera il 10 ottobre 1938 a Sant’Oreste (Roma), frequentando la prima classe media. Passato al “San Bernardino” di Tortona fece la “scuola di fuoco” estiva, proseguendo poi a Voghera e a Buccinigo d’Erba (Como) per completare il ginnasio (1938-42), ricevendo il s. abito da Don Orione il 28 agosto 1939 a Tortona.

Compiuto l’anno di noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo), professò i primi voti l’8 settembre 1943, fece il liceo classico al “S. Tommaso” con l’abilitazione magistrale (1943-46), seguito dal tirocinio, assistente e insegnante agli orfani di Cassino negli istituti “Santa Maria” e “San Filippo Neri” a Roma e a Patrica (Frosinone) (1946-49).

Dopo la professione perpetua (15 agosto 1949) nelle mani di Don Carlo Pensa, risiedendo nella “Casa dell’Orfano” di Via Induno a Roma Trastevere assistendo i ragazzi, frequentò il corso teologico alla “Gregoriana”, interrotto nel 1952 per malattia che lo portò a trascorrere un anno al Policlinico “Umberto I” e un anno a Velletri Colle Giorgi, assistente, studente e convalescente (1952-54). Tornato a Roma Trastevere, completò il IV anno teologico senza dare gli esami finali per la licenza, causa la salute ancora debole. Nel frattempo ricevette nella chiesa dei SS. 12 Apostoli l’ordine del Diaconato (5 marzo 1955) da Mons. Luigi Traglia, e l’ordinazione sacerdotale dal Card. Clemente Micara il 17 luglio successivo.

Dopo l’ordinazione, ancora convalescente, fu destinato alla comunità dell’istituto per Orfani di Monte Mario, addetto alla segreteria, aiuto economato, assistente e insegnante al Centro Avviamento Professionale, prodigandosi con sacrificio e generosità fino al 1969. Dal 1969 al ’73 ebbe la direzione del Piccolo Cottolengo di Napoli con l’incarico di consigliere della Provincia “SS. Apostoli Pietro e Paolo” (’70-‘73); dal 1973 al ’78 fu direttore del Centro Mutilatini di Via della Camilluccia 112.

Passò poi al quartiere Appio, vicario ed economo nella parrocchia di Ognissanti, aiutando nel ministero parrocchiale ed espletando nel contempo l’incarico di Vicario provinciale (’79-’82). Dal 1981 al 1984 fu nominato direttore e parroco del Centro Mariano dell’Incoronata a Foggia; vicario ed economo ad Ercolano (1984-87); nuovamente direttore al Piccolo Cottolengo di Napoli fino al 1996; nel 1993 emise il IV Voto di speciale fedeltà al Papa nell’annuale festa della Madonna della Guardia in Tortona il 29 agosto.

All’Incoronata di Foggia collaborò per un triennio (’96-’99) economo e confssore e nel 2005 un anno come collaboratore pastorale. Trasferito nel 1999 al Piccolo Cottolengo di Roma Monteverde, si profuse come vicario ed economo fino al 2008, passando poi ad Avezzano (L’Aquila), consigliere e collaboratore pastorale al santuario “Madonna del Suffragio” fino al 2014 quando, per l’aggravarsi della salute già precaria, fu trasferito alla Residenza Sanitaria Assistita di Via della Camilluccia a Roma.

Qui, l’amicizia la competenza e la carità di confratelli e personale l’aiutarono verso l’incontro con l’Autore della Vita, amato e servito con fedeltà nella Chiesa, nel Papa, nelle anime e nei poveri, vivendo lo spirito di San Luigi Orione.

Don Italo lo ricordano come persona aperta, mite, diligente, di coscienza, di preghiera; laborioso, di sacrificio, generoso ed espansivo; con forte spirito di famiglia e comunitario. Pur avendo convissuto per tutta la vita con la sofferenza e i suoi effetti collaterali, seppe valorizzarla come offerta di purificazione verso la santità e l’amore di Dio.

La celebrazione della Messa e del commiato cristiano si svolse nella parrocchia “Mater Dei” il 24 agosto, con successiva tumulazione nella tomba della Congregazione nel cimitero “Flaminio” di Prima Porta (Roma).