SAC. LUIGI PIOTTO
Deceduto
ad Antananarivo (Madagascar) il 23 luglio 2020, a 65 anni d’età, 44 di
professione religiosa e 37 di sacerdozio. Apparteneva alla Delegazione “Marie, Reine du Madagascar” (Antananarivo).
Una grande perdita per la giovane Delegazione del Madagascar. Da una
quindicina di giorni Don Luigi si sentiva poco bene, con stanchezza e problemi
ai polmoni che andavano aggravandosi; fu ricoverato in un piccolo ospedale
tenuto da suore, ove ha potuto usufruire di un respiratore esterno, ma la crisi
respiratoria sempre più grave nonostante le cure, assistito dai confratelli,
alle ore 4.15 locali rendeva l’anima a Dio.
Quarto di sette figli di Giovanni Piotto e di Margherita Bordignon,
famiglia povera, ma cattolica, fervente e praticante; nasce il 20 giugno 1955 a
Fellette di Romano d’Ezzelino (Vicenza), viene battezzato il 26 dello stesso
mese e cresimato il 13 luglio 1962.
Completate le elementari a Fellette, il 1° ottobre 1966 viene accolto
per le classi medie nel seminario “Marco Soranzo” a Campocroce di Mirano
(Venezia) (1966-69); all’istituto “San Carlo” di Buccinigo d’Erba (Como)
completa il ginnasio (1969-71), seguito dal Liceo classico all’Istituto “San
Tommaso” a Villa Moffa di Bra (Cuneo).
Nel settembre 1974 inizia l’anno di noviziato a Villa Borgia di
Velletri (Roma) concluso con la prima professione religiosa il 7 settembre 1975
nella parrocchia “Mater Dei” in Roma, Via della Camilluccia
a Monte Mario.
Negli istituti di Vigevano (Pavia) e Botticino Sera (Brescia) compie
il tirocinio, assistente dei ragazzi delle classi medie (1975-77); riprende gli
studi ecclesiastici con il biennio filosofico a Tortona (Alessandria) seguito
dal quadriennio teologico presso il Seminario maggiore Orionino in Via della Camilluccia 140 a Roma, affiliato alla “Lateranense”
(1979-83).
Nel frattempo professa in perpetuo a Roma Monte Mario (25 aprile
1981), riceve il Diaconato nella parrocchia “Mater Dei” il 20 novembre 1982 dal
Vicegerente di Roma, Mons. Giovanni Canestri. L’ordinazione sacerdotale invece,
ha luogo nella chiesa parrocchiale del SS.mo Redentore a Fellette (Vicenza) il
21 maggio 1983, per le mani di Mons. Girolamo Bortignon, già Vescovo di Padova.
Compiuto un anno di specializzazione in Teologia Morale all’”Alfonsianum” di Roma, interrotto per obbedienza, viene
destinato vicario e assistente dei probandi di Campocroce (1983-86) e un anno
assistente all’Istituto Don Orione di Alessandria.
All’Istituto “Bisacco Palazzi” di Chirignago (Venezia), collabora come
Vicario, consigliere e responsabile dell’Azienda Agricola con lavoro protetto
per i diversamente abili (1987-92), esercitando il suo apostolato sacerdotale
con alacrità ed impegno: uomo di poche parole ma di grande lavoro,
responsabilità e sacrificio.
Nel 1992 parte missionario per il Madagascar. Dopo un anno
d’inculturazione sociale e linguistica, ad Antsofinondry
si prodiga per il bene della popolazione, dei giovani e dei meno abili,
soprattutto bambini, per 28 anni; svolge le varie attività come parroco del
grande distretto comprendente 16 chiese, 24 scuole elementari e medie, una
scuola professionale, un Liceo, un seminario e un centro per disabili.
È stato sempre a servizio dei poveri che ha amato secondo lo stile
insegnato da Don Orione: nel promuovere la formazione scolastica dei bambini,
provvedendo loro l’unico vero pasto giornaliero nelle mense scolastiche,
assicurando loro un futuro degno con gli studi superiori e favorendo
l’inserimento sociale dei disabili che lo chiamavano “dadabe”
(nonno).
In breve la cronologia dei suoi incarichi religiosi e di apostolato di
questi 28 anni vissuti con spirito missionario ed orionino,
tutti e sempre ad Antsofinondry: Anni 1992-93:
ambientamento; 1993-99: Vicario e Parroco a Namehana;
1999-2003: consigliere e parroco a Namehana; 2003-05:
Coordinatore per il Madagascar, consigliere e parroco; 2005-08: Coordinatore e
direttore della comunità; 2008-10: Coordinatore, Direttore, Economo e Parroco;
2010-14: Direttore della comunità ed economo; 2014-20: Economo, responsabile
del Liceo e della “Maison de Charité” per bambini
disabili, e dal 2018 anche Economo della Delegazione.
Appresa la notizia della sua morte, il sindaco di Namehana,
che aveva una buona relazione con Don Luigi, ha espresso il desiderio che il
funerale fosse celebrato la mattinata del 25 luglio: “Desidero, dopo il tanto
bene che Don Luigi ha fatto per il Comune, per il Distretto, per la Chiesa, è
bene che la gente abbia il tempo di vederlo, di pregare per lui e pregare
un’ultima volta con lui.”.
Per questo, espletate nella capitale le pratiche per il trasferimento,
il funerale si è svolto secondo la tradizione malgascia, nel campo sportivo del
seminario orionino di Antsofinondry,
con le norme di sicurezza anti pandemia…presenti i confratelli e la gente, ma
in particolare il suo fratello Don Tarcisio anche lui orionino
e missionario ad Anatihazo, in rappresentanza della
famiglia molto legata e grata alla Congregazione che ha educato e formato altri
due fratelli, con vocazione diversa.
Dopo la celebrazione, la tumulazione del corpo nel terreno della casa
di formazione ad Antsofinondry accanto alla tomba di
don Jan Osmałek, anche
lui missionario orionino polacco, mancato il 16 marzo
2016.
Mercoledì
29 luglio alle ore 19 ci sarà la S. Messa esequiale per Don Luigi nella sua
parrocchia di Fellette di Romanp d’Ezzelino (Vicenza)
dove risiedono i suoi fratelli. Sarà un’ulteriore occasione per ringraziare il
Signore per il dono della vita e della vocazione missionaria di Don Luigi.
Messaggio del Superiore della Delegazione Orionina
“Madonna Regina del Madagascar”, don Luciano Mariani:
Anatihazo 23
luglio 2020
Carissimi amici e confratelli,
la morte di don Luigi Piotto ci ha lasciato un grande dolore, un
vuoto.
Il Signore lo ha chiamato improvvisamente, e sicuramente lo ha trovato
pronto per l’incontro con Lui.
Forse molti si chiederanno che cosa è successo.
Era già da 10 giorni che don Luigi stava poco bene, aveva malaria, in
forma abbastanza pesante. Quindi riposo a letto, mangiare bene e ogni mattina
lo portavano dal medico per fare una flebo.
Più volte ho sentito don Luigi e anche se la voce era fiacca, è sempre
stato vigile e diceva che stava migliorando.
Ieri mercoledì l’ultima flebo. Ma nel pomeriggio si è sentito più
stanco del solito, con difficoltà a respirare e a parlare. Ma sempre cosciente,
crediamo. Chiamato il medico oltre a dargli delle medicine ha consigliato
l’aiuto di un respiratore esterno.
In serata decidiamo di portarlo in una clinica privata e la situazione
sembra grave. Viene messo in camera di rianimazione e dal monitor si nota un
miglioramento dei valori. Il medico da una breve visita ci dice che ha una
grossa infezione ai polmoni. Verso le due di notte scambia qualche parola con
il chierico che lo assiste. Quindi vuol dire che c’è stata una ripresa, ma
verso le 4,15 i valori iniziano a diminuire, e don Luigi raggiunge la Casa del
Padre.
E’ un
dolore profondo per me, per noi tutti, per il fratello Tarcisio; facciamo
ancora fatica ad accogliere la sua separazione da noi.
Lo sconforto, il dolore sono accompagnati da ciò che il Papa ci ha
suggerito più volte in questi mesi: “Non abbiate paura. Gesù deve essere la mia
speranza”.
Signore Gesù spero in te, con te non possiamo solo sentire il vento
del mare che smuove la barca, ma vogliamo sentire anche e soprattutto la tua
presenza rassicurante, una presenza che ci dice: “Io ci sono non abbiate
paura!”.
Dopo aver preparato tutte le carte portiamo la salma di don Luigi a Antsofinondry, comunità dove don Luigi ha vissuto per 28
anni.
Nel giro di poco tempo la notizia si sparge, e tutti stanno accorrendo
per dargli un ultimo saluto: i ragazzi e gli insegnanti del Liceo, i bambini
disabili, la gente del distretto.
Il sindaco di Namehana che aveva una buona
relazione con don Luigi ha espresso il desiderio che il funerale fosse sabato
nella mattinata: “desidero che dopo il tanto bene che don Luigi ha fatto per il
comune, per il distretto, per la chiesa, è bene che la gente abbia il tempo di
vederlo, di pregare per lui, e pregare un’ultima volta con lui”.
E’ per
questo che i funerali saranno sabato alle ore 9 nel campo sportivo del
Seminario di Antsofinondry.
La fede ci accompagna. Che le fatiche della nascente Delegazione siano
seme per un futuro prospero e ricco di frutti di amore per i poveri che sono la
nostra ricchezza.
Grazie don Luigi per il tuo esempio di fedeltà alla vita religiosa e
all’apostolato. I bambini disabili ti chiamavano “dadabe”
(nonno). Continua ad essere per loro il loro nonno, e per noi il nostro Padre.
Grazie, ci vediamo in paradiso don Luigi, insieme a san Luigi Orione
che vogliamo imitare.
Don Luciano
Messaggio di don Flavio Peloso, Direttore generale emerito dell’Opera
don Orione:
SOPRESA E DOLORE PER LA MORTE DI DON LUIGI PIOTTO
E' giunta questa mattina, 23 luglio 2020, la
notizia della morte di Don Luigi Piotto. Si trovava in Madagascar e da una
quindicina di giorni aveva problemi ai polmoni che sono andati aggravandosi.
Era stato ricoverato in un piccolo ospedale tenuto da Suore, ma ieri sera la
crisi respiratoria si è fatta grave; ha potuto usufruire di un respiratore, ma
alle prime ore di questa mattina si è spento.
Don Luigi
si trovava ad Antsofinondry ove la comunità orionina ha la responsabilità di un Distretto parrocchiale
con 16 chiese e 24 scuole elementari e medie, del Liceo Don Orione, del
seminario e del Centro per portatori di disabilità.
Don Luigi
Piotto è nato il 20 giugno 1955 a Spin di Fellette (Vicenza); è entrato da
ragazzo al piccolo seminario di Campocroce (Venezia); ha fatto la Prima
Professione il 7 settembre 1975 ed è diventato sacerdote il 21 aprile 1983.
Ricordo bene la sua ordinazione sacerdotale, perché fui alla sua Parrocchia,
assieme a Don Antonio Rizzo, per un triduo di preparazione.
Iniziò il
suo apostolato sacerdotale con impegno e alacrità, uomo di non molte parole ma
di grande lavoro, responsabilità e sacrificio. Si trovava all'Istituto Don
Orione di Chirignago quando, nel 1992, partì missionario per il Madagascar una
trentina di anni fa.
Qui si
prodigò, come sapeva fare lui, e fu artefice della crescita e formazione del
Centro di Antsofinondry svolgendovi le varie attività
come parroco del grande distretto, direttore delle Scuole e, infine, promotore
del Centro per persone disabili, inaugurato il 20 ottobre 2012.
La famiglia
di Don Luigi è molto legata alla Congregazione: Don Tarcisio, suo fratello, è
pure lui orionino in Madagascar. Io nei primi anni di
seminario, fino al Liceo di Villa Moffa, ebbi come compagno il suo fratello
maggiore Antonio. Anche un altro fratello, Beniamino, fu con noi e l'ebbi
allievo a Buccinigo.
Preghiamo
per Don Luigi, per la sua famiglia e per la famiglia orionina
in Madagascar che perde un confratello ancora giovane, intraprendente, fedele
nella sua vocazione orionina e missionaria, che ha
dedicato la sua vita alla causa della fede e del bene dei poveri.
Video della Celebrazione realizzata nella parrocchia di Fellette,
paese natio di don Luigi: https://www.youtube.com/watch?v=cAI0ZDvMoJw&feature=youtu.be
https://www.donorioneitalia.it/2020/07/grazie-don-luigi/