SAC. GIOVANNI RADICE

 

Deceduto il 22 maggio 2018 nella Casa di Riposo “Madre de Dios” ad Almonte (Spagna). Aveva 88 anni d’età, 69 di professione religiosa e 59 di sacerdozio. Apparteneva alla Vice provincia “Nuestra Señora del Pilar” (Madrid, Spagna).

 

Nativo di Novedrate, provincia di Como e diocesi di Milano, Giovanni era il quarto di cinque figli nati dal matrimonio di Marco e di Marzorati Maria. Venne alla luce il 17 aprile 1930; i suoi genitori, credenti e praticanti cattolici, lo portarono al fonte battesimale lo stesso giorno; fu cresimato il 24 agosto 1937 nella parrocchia “SS. Donato e Carpoforo” di Novedrate dal Card. Idelfonso Schuster, Arcivescovo di Milano.

Dopo le scuole dell’obbligo al paese, frequentò la prima media al collegio “De Amicis” di Cantù ove fiorì il desiderio d’essere  orionino frequentando il probandato “San Carlo Borromeo” di Buccinigo d’Erba (Como). Con l’interessamento del parroco fu accolto nel seminario minore di Voghera (Pavia) il 28 ottobre 1943, completando la seconda classe media e proseguire con il ginnasio a Buccinigo d’Erba (1943.47), incoraggiato nella perseveranza vocazionale dalla vestizione del s. abito l’anno successivo nella festa della Madonna della Guardia a Tortona.

Passato a Villa Moffa di Bra (Cuneo), completò l’anno di noviziato professando la prima volta, l’11 ottobre 1948 e il liceo filosofico nel vicino “San Tommaso” (1948-51). Dal 1951 al 54 espletò il tirocinio presso la comunità del Vaticano, come centralinista, riprendendo poi gli studi di teologia in preparazione al sacerdozio nel seminario maggiore orionino di Tortona (Alessandria), preceduti dalla professione perpetua (11 ottobre 1954) nelle mani del Superiore generale Don Carlo Pensa, integrati dall’ordine del Diaconato (21 dicembre 1957) e dall’ordinazione sacerdotale (29 giugno 1958) per mano di Mons. Egisto Domenico Melchiori, nel santuario Madonna della Guardia.

Dopo l’ordinazione fu dai superiori destinato a rafforzare la nascente opera orionina in terra spagnola, aiutando Don Giuseppe Peron nella formazione, nell’assistenza e nella pastorale vocazionale del piccolo seminario di Cascante (Navarra, 1958-63).

Trascorso un anno a Dicastillo, economo e insegnante, fu nominato Direttore a Posada de Llanes, comprendente il collegio per diversamente abili, la parrocchia e varie cappelle rurali, prodigandosi fino al 1972. Lavorò poi come economo a Fromista, senza trascurare il ministero sacerdotale e vocazionale, per tre anni.

Con le stesse mansioni collaborò all’”Hogar Don Orione” di Madrid, centro per disabili profondi, aiutando pastoralmente nella parrocchia “Reina de los Angeles” e nella casa “Virgen del Pilar”, nelle attività estive a bene degli ospiti e dei fedeli (1975-84).

Dopo due anni di aiuto a Fromista nell’amministrazione, collaborò dal 1986 al 1996 nell’attività e nell’assistenza nella Casa di Riposo “Madre de Dios” in Almonte, con la cappellania ospedaliera e l’assistenza spirituale a Lucena del Puerto. Nel frattempo, ebbe la gioia di professare il IV Voto di speciale fedeltà al Papa a Posada de Llanes (15 giugno 1990).

Tornato nuovamente all’Hogar di Pozuelo de Alarcón (Madrid) si rese utile ai bisogni materiali e spirituali della comunità e della parrocchia fino al 2003. Da allora risiedeva nella comunità di Almonte, sempre disponibile come economo e consigliere (2003-2013), continuando poi col ministero e la testimonianza sacerdotale e religiosa finché le forze e la salute lo permisero, preparandosi nel raccoglimento e nella preghiera all’incontro col Signore, giunto  all’alba del 22 maggio 2018.

Don Giovanni, per i quasi 60 anni vissuti in Spagna, fattosi spagnolo tra gli spagnoli, lo ricordano di carattere mite, gioviale, di pietà, spirito di famiglia; pronto e generoso nel lavoro e nel sacrificio per il bene dei confratelli e degli assistiti, visse con amore e costanza il carisma ecclesiale  e orionino, nella quotidianità umile e concreta della carità, nella fede e nella speranza.

Il rito di commiato liturgico si svolse prima ad Almonte (Huelva, Spagna) ove, dopo la cremazione, le ceneri sono state affidate a dei familiari che, rientrati al paese hanno celebrato le esequie nella chiesa parrocchiale di Novedrate (Como, Italia), con successiva tumulazione nel locale cimitero, accanto ai genitori.