Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

J

 

1.      JAIMEZ Vicente

2.      JAKUBIAK  Jan

3.      Janczak Mieczyslaw

4.      Janecki Wawrzyniec

5.      Jara Julian

6.      Jarnuszewski Stanislaw

7.      JAROSZ Jan Ludwik

8.      Jaskula Matthew

9.      JONCA Maksymilian

10.  Jozefiak Jozef

11.  Sac. JATÌ Salvatore

SAC. Stanislaw JARNUSZEWSKI

Tornato al Signore in Warszawa il 12 maggio 1999 a 77 anni d’età, 57 di professione religiosa e 48 di sacerdozio.

Nacque il 13 gennaio 1922. Fece le elementari dal 1928 al 1935 con buon profitto, a Varsavia.

  Presentatosi a lui e ai suoi genitori il problema: del “futuro”, lo risolsero chiedendo al giovane Stanislaw di continuare gli studi nel. Seminario di Don Orione a Zdunska Wola, da poco aperto, e dove nel 1939, conseguì la cosiddetta „piccola maturità”, realizzando pian piano il suo desiderio: diventare prete. Scrisse nel suo diario: “Il piccolo Stasio si rifugiava in camera per imitare, in un angoletto, il prete”.

Nell’agosto del 1939 entrò al noviziato; il 14 dello stesso mese ricevette l’abito talare e una decina di giorni dopo, a motivo dell’invasione tedesca, preferì tornare dai genitori, dove si fermò fino al luglio 1940.

Il noviziato, lo fece a Varsavia (1940-41), emettendo i primi voti nella festa dell’Immacolata 1941, e la professione perpetua l’8.12.1946.

Dopo il noviziato, fino al 1944, lavorò in una panetteria in Via Barska, studiando musica, latino e propedeutica della filosofia, ed aiutando come assistente–educatore. Solo nel 1944, a Lazniew, studiò la filosofia sotto la guida di don Piotr Zwierz e di don Biagio Marabotto. Dopo la sospensione degli studi dovuti alla guerra, tornò a Wloclawek per completare la teologia, ricevendo nel frattempo gli ordini sacri, coronati dall’ordinazione sacerdotale, il 18 giugno del 1950, a Zdunska Wola

Dal 1950 al 1954 fu assistente nel Centro giovanile d’educazione a Varsavia, in Via Barska, 4. L’amicizia stretta allora con gli allievi perseverò nel tempo.

Seguirono gli anni della pastorale nelle parrocchie. Fu vicario (1954–56) nella parrocchia di Sant’Agostino a Varsavia; dopo un anno a Kolo, fu per 10 anni (1958–68) nella parrocchia di San Giacobbe in Ochota (un quartiere di Varsavia), negli anni 1968–71 nella parrocchia di Miedzybrodzie Bialskie vicino Zywiec.

Lavorò anche nella Casa orionina di Malbork (1971-83), dove fu anche direttore per un anno; poi a Varsavia nella parrocchia del Gesù Bambino negli anni 1968-69 e 1985–93, dove, oltre alla pastorale parrocchiale svolse quella ospedaliera; a Rokitno (1993–97) e ultimamente nella Casa di Via Barska a Varsavia.

Negli anni 1973–74 lavorò a Vienna, dove la Congregazione tentava di innestarsi con qualche esperienza in un ambiente diverso dal polacco.

Fu sacerdote e religioso impegnato fino all’ultimo nel vivere la vocazione. Morì “d’in piedi”, così come avrebbe voluto Don Orione, il 12 maggio nel cortile della Casa religiosa in Via Lindleya 12, giuntovi per confessarsi, e per visitare quella comunità.

Don Stanislaw fu anche un buon pittore: lasciò qualche dipinto. Amò e coltivò la musica ed ogni genere d’arte che si compiacque di mettere a servizio degli altri.

   (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", maggio - agosto 1999, n.199)