Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

W (11)

 

1.      Wawroski Wladyslaw

2.      Wesolowski Jan

3.      Wieczorek Jozef

4.      Wierciszewski Alessandro

5.      Wiszniewski Zenon

6.      Witkowski Tadeusz

7.      Woicik Kazimierz

8.      Wojtczak Giovanni

9.      Wolf Yadeusz

10.  Wolowczyk Jozef

11.  Wysokinski Henryk Kazimierz

    Coad. WOJTCZAK GIOVANNI

     da Wieslawice  (Polonia),  morto a Zdunska Wola  (Polonia) il 9 febbraio 1977,  a  66  anni  di   età e 43 di  professione.

     Venne accolto da don Biagio Marabotto il 3 novembre 1932 nella Casa Madre di Zdunska Wola, dopo aver frequentato la scuola professionale per legatori.

Nell'anno 1933-34 fece il noviziato ed emise i primi voti l'8 settembre 1934 a Zdunska Wola, e quelli in perpetuo l'8 dicembre 1938.

Rimase a lungo a Zdunska Wola, esercitando l'arte di legatore, poi fu in diverse case come sagrestano e organista, distinguendosi ovunque per la sua pietà, semplicità e per il suo generoso prestarsi, e sempre con animo lieto, ad ogni anche più umile fatica. Colpito da male inguaribile, accettò serenamente la volontà del Signore, edificando anche nella malattia i suoi confratelli e quanti ebbero modo di ammirare la sua singolare virtù.

Da: Atti e comunicazioni della Curia Generalizia

 

     da "Don Orione" n 6 -1 aprile 1977    

    Nelle sofferenze della malattia incessantemente recitava il santo Rosario, richiesto se soffrisse, rispose affermativamente con un cenno del capo ed aggiunse: «Voglio soffrire, non morire!... e soffro per la Chiesa, la Congregazione e per le vocazioni dei fratelli coadiutori! ».

   Consunto in breve dal male, più che dall'età di 64 anni, di cui 44 di vita religiosa, dopo un lavoro assiduo e silenzioso, sempre con il pensiero ed il cuore a Dio, serenamente si è incontrato faccia a faccia con Cristo nella sua gioia.

    Uomo semplice e retto, aveva la sapienza di Dio e dell'anima in una maniera sorprendente, tant'è vero che parlando con luì si sperimentava la veridicità del detto evangelico: « L'hai nascosto ai sapienti e l'hai rivelato ai semplici! ».

     Stimato ed amato da tutti, ha lasciato l'esempio della fedeltà e della disponibilità, come preparazione d'un apostolato fecondo tra i fratelli ed alla vita senza fine.

     Ben di lui è stato detto: « Ecco un vero Figlio della Divina Provvidenza! Abbiamo perso un uomo, ma abbiamo acquistato un santo! ».