Figli della Divina Provvidenza (FDP)

A  B  C  D  E  G  H  I  J  K  L  M  N  O  P  Q  R  S  T  U  V  W  Z

ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

N (13)

 

Nardi Igino

Nardotto Giovanni

Nart Genesio

Nascimbene Fra Igino

Natale Salvatore

Nava Giuseppe

Nebelski Bogumil Mieczyslan

Negri Lino

Netto Ferruccio

Nicco Luigi

Nicola Carlo

Nicola Lorenzo

Nunez Mestres Antonio

SAC. NETTO FERRUCCIO

    da Visnadello di Spresiano (Treviso), passato al Signore, nell'ospedale di Albano (Roma) il 28 gennaio 1991, a 80 anni di età, 55 di professione e 49 di sacerdozio.

     Maturata la vocazione tra le più fervorose pratiche cristiane e il lavoro, venne accolto nel nostro seminario di Campocroce (Venezia) da Don Curetti, il 4 novembre 1931, dimostrando subito una maturità spirituale che era auspicio di sicura perseveranza nella vita religiosa gioiosamente abbracciata. Completate le classi ginnasiali tra Campocroce (1931-1933) e Tortona, presso il Santuario della Guardia da poco inaugurato (1933-35), e vestito l'abito sacro (28 agosto 1933), venne ammesso al noviziato a Villa Moffa (1935-36), seguito dalla prima professione religiosa, il 7 ottobre 1936: quella perpetua la farà il 24 giugno 1940, sempre a Tortona, "per unirmi maggiormente — diceva nella domanda — alla nostra cara Congregazione, qualunque siano le disposizioni che in proposito prenderà su di me la Divina Provvidenza".

Completati il liceo (1936-38) e la teologia in Tortona (1938-42), i giudizi tutti in superlativo dei superiori su di lui indussero il venerabile Don Sterpi, successore di Don Orione, ad ammetterlo al sacerdozio. Uno degli ultimi giudizi diceva: "Buono, pio, obbediente, di molto sacrificio, umile, non si rifiuta, né oppone mai alcuna difficoltà, a quanto gli si dice di fare, fa sempre tutto con impegno e bene". Venne ordinato sacerdote il 4 aprile 1942 a Tortona da Mons. Melchiori.

Svolse il suo ministero nel Villaggio della Carità di Genova-Camaldoli, quale incaricato, dal 1942 al 1946, poi venne eletto Maestro dei novizi nella Colonia S. Maria di Monte Mario a Roma (1946-51) e poi dei fratelli coadiutori a Montebello (Pavia) (1951-58) e nuovamente dei coadiutori a Velletri (1958-59). Nel settembre 1964 da Velletri passava in Vaticano, superiore di quella nostra comunità, sino al 1968. Nel 1972 si trovava alla Villa Borgia di Velletri come consigliere economo, divenne poi, nel 1975, direttore del Noviziato di Colle Giorgi, rimanendo a Villa Borgia quale economo e direttore di spirito dal 1981 sino alla sua santa morte.

Una esistenza dedicata in continuazione alla formazione ed edificazione degli aspiranti e dei figli professi della Congregazione e, ultimamente, delle vocazioni adulte. La sua memoria resta veramente in benedizione per l'esempio lasciato, il lavoro svolto nel silenzio, la pietà insigne. Di lui piace riportare la testimonianza scritta dai suoi cari giovani: «Seminò attorno a noi la tenerezza del Signore attraverso gesti e parole delicate ed attente. Nutrì la sua continua comunione con il Signore per mezzo di lunghe ore di preghiera, durante le quali non dimenticò mai di presentare a Dio Padre le necessità e le preoccupazioni di tutti coloro che incontrava. Nella quotidianità della sua umile esistenza visse con intensità il Sacrificio eucaristico che ogni giorno presentava all'altare.

Tutti noi lo ricordiamo con affetto e con stima perché conquistati dalla sua mitezza e dalla sua bontà».

Atti e comunicazioni della Curia Generale, gennaio aprile 1991