Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

Z

 

1.      Zaccagnini Francesco

2.      Zaccaro Michele

3.      Zak Jan

4.      Zambarbieri Alberto

5.      Zambarbieri Angelo

6.      Zambarbieri Giuseppe

7.      Zanatta Mario

8.      Zanatta Umberto

9.      Zanella Saverio

10.  Zani Luigi

11.  Zanichelli Nino Giuseppe

12.  Zannoni Pellegrino

13.  Zanocchi Giuseppe

14.  Zebri Guido

15.  Zuchegna Lorenzo

16.  Zuchegna Vincenzo

17.  Zuliani Valentino

18.  Zumbo Vincenzo

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Lavello

16 agosto 2013

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Zaccaro Sac. Michele

Annuncio della morte

 

Il  giorno 14 agosto 2013 è deceduto all'Ospedale di Cosenza. Era nato a Lavello (PZ) il 21 ottobre 1953, aveva 59 anni di età, 37 di professione religiosa e 30 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia)

 

Eravamo in tanti oggi, a Lavello, per l'ultimo saluto a Don Michele Zaccaro, uniti al dolore della mamma Angela, del fratello Mario, della sorella Vincenzina e dei familiari. La celebrazione della Messa, alle 15.30, è stata presieduta dal vescovo di Melfi, Mons. Gianfranco Todisco, affiancato dal superiore generale, Don Flavio Peloso, dal superiore provinciale Don Pierangelo Ondei, e da una trentina di Confratelli, giunti da varie comunità d'Italia nella cittadina della Basilicata e per essere vicini e solidali in questo momento di dolore per la perdita di un Confratello.

Il cuore di Don Michele Zaccaro si era fermato nel primo mattino del 14 agosto, vigilia della festa di Maria Assunta, dopo che il 10 maggio scorso era stato colpito da un grave infarto. Il Confratello si trovava a Cassano Ionio, per predicare la novena al santuario della Madonna della Catena, nel ricordo del prossimo beato martire spagnolo, Padre Riccardo Gil, che qui visse una quindicina d’anni. Nonostante le cure prestategli all’Ospedale di Cosenza e le tante le preghiere per la sua ripresa, il Signore l’ha chiamato a sé, alla vigilia della festa dell’Assunzione di Maria.

Don Flavio, durante l'omelia della Messa, ha ricordato alcuni cenni biografici della vita di Don Michele Zaccaro, perchè "hanno il valore di un salmo di ringraziamento a Dio, datore della vita".

Michele Zaccaro è nato a Lavello (Potenza) il 21 ottobre 1953 da Giovanni e da Angela Murano. Crebbe nel clima buono, sano e di fede del suo paese, noto per il grande pellegrinaggio popolare che ogni anno fa al Santuario della Madonna Incoronata, percorrendo circa 70 chilometri a piedi.

A 11 anni, entrò nel piccolo seminario di Foggia Incoronata per frequentare le scuole medie, dopo le quali proseguì gli studi di ginnasio e liceo a Roma - Istituto Santa Maria.

Dopo il Noviziato, a Velletri, emise i Voti religiosi per la prima volta il 7 settembre 1975. Proseguì la sua formazione a Tortona, compiendo il biennio di filosofia (1975-77) cui fece seguito il tirocinio come assistente all’Istituto Orfani di Roma - Monte Mario per due anni.

Seguirono gli studi di teologia e le tappe finali: professione perpetua l’8 dicembre 1979; il Diaconato l’8 dicembre 1981 e, infine, il 4 settembre 1982 fu ordinato sacerdote a Lavello.

Da sacerdote continuò a dedicarsi ai ragazzi orfani di Monte Mario e di Avezzano.

Iniziò poi il suo lungo periodo a Palermo, prima come viceparroco e insegnante (85-93), poi come parroco dal 93 al 99.

Dal 1999 al 2002 fu nuovamente ad Avezzano; nel triennio 2002 al 2005 fu parroco a Reggio Calabria. Seguì un sessennio, dal 2005 al 2011, in cui fu rettore incaricato del santuario di Santa Rosalia, a Palermo.

Dal 2011, si trovava al Centro Don Orione di Roma Monte Mario, con incarico di assistente spirituale dei giovani della Polisportiva e del Centro di Formazione Professionale.

Queste le tappe della sua vita, conclusa due giorni fa, quando aveva 59 anni d’età, 37 di Professione religiosa e 30 di sacerdozio.

Don Ondei, alla fine della Messa, ha ringraziato il Signore, Don Michele, la mamma e la famiglia, i confratelli e i tanti fedeli presenti. Di Don Michele ha ricordato soprattutto "la sua accettazione della croce della sofferenza che ha offerto per le vocazioni, per la Congregazione e per la Chiesa".

DFP

 

Atti e Comunicazioni della Curia Generale (Don Orione) n.241 maggio agosto 2013:

Sac. Michele ZACCARO

 

Deceduto nell'ospedale dell'Annunziata a Cosenza il 14 agosto 2013 a 59 anni d'età, 37 di Professione religiosa e 30 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa "Madre della Divina Provvidenza" (Roma).

 

Il cuore di Don Michele Zaccaro si era fermato nel primo mattino del 14 agosto, vigilia della festa di Maria Assunta, dopo che il 10 maggio scorso era stato colpito da un grave infarto. Il Confratello si trovava a Cassano Ionio, in Calabria, per predicare la novena nel santuario della Madonna della Catena, nel ricordo del prossimo beato martire spagnolo, Padre Ricardo Gil, che qui visse una quindicina d'anni. Con le cure prestategli all'Ospedale di Cosenza e le tante preghiere, sembrava riprendersi, quando, ai problemi cardiologici si aggiunsero quelli polmonari, aggravandosi sempre più. Assistito dai confra­telli, dalla madre e dai famigliari, il Signore l'ha chiamato a sé, alla vigilia della festa dell'Assunzione di Maria.

      Era nato a Lavello (Potenza) il 21 ottobre 1953, secondogenito di tre figli, di Giovanni e di Murano Angela. Fu battezzato il giorno successivo e cresi­mato il 2 maggio 1967 a Melfi. Crebbe nel clima buono, sano e di fede del suo paese, noto per il grande pellegrinaggio popolare che ogni anno fa al San­tuario della Madonna Incoronata a Foggia, percorrendo circa 70 kilometri a piedi.

A 11 anni, il 28 settembre 1964, entrò nel piccolo seminario di Foggia Incoronata per frequentare le scuole medie, dopo le quali proseguì gli studi di ginnasio e liceo a Roma presso l'istituto Santa Maria in Via Massimi e al Calasantianum (67-74). Dopo il noviziato a Velletri con Don Cavaliere, emi­se i primi Voti religiosi il 7 settembre 1975 nella Basilica di S. Maria Mag­giore. Proseguì la sua formazione a Tortona (Alessandria) compiendo il bien­nio di filosofia (1975-77), seguito dal tirocinio di assistente all'istituto Orfa­ni di Roma Monte Mario per due anni.

Completò gli studi di teologia con la licenza in teologia matrimoniale pres­so la Pontificia Università Lateranense (1979-82) e le tappe finali: la profes­sione perpetua l'8 dicembre 1979; il Diaconato l'8 dicembre 1981 ricevuto dal Card. Pietro Palazzini e, infine, il 4 settembre 1982 fu ordinato sacerdote a Lavello da Mons. Vincenzo Cozzi, vescovo di Melfi - Rapolla e Venosa.

Da sacerdote continuò a dedicarsi ai ragazzi orfani di Monte Mario e di Avezzano (1982-85). Fu poi al Villaggio del Fanciullo di Palermo, prima vicario parrocchiale e insegnante al Centro Addestramento Professionale (1985-93), poi consigliere e parroco della parrocchia "Madonna della Divina Provvidenza" fino al 1999.

Dal 1999 al 2002 fu nuovamente ad Avezzano; nel triennio 2002-2005 fu parroco a Reggio Calabria e dal 2005 al 2011 fu rettore incaricato del santua­rio di Santa Rosalia a Palermo.

Dal 2011 si trovava al Centro Don Orione di Roma Monte Mario, con l'in­carico di assistente spirituale e animatore dei giovani della Polisportiva e del Centro di Formazione Professionale.

Don Michele è ricordato coscienzioso e socievole, con spirito di apparte­nenza alla Congregazione e alla Chiesa, per le quali offrì la sua vita ed anche le croci e sofferenze.

Scriveva nella domanda per il Presbiterato: "(), rinnovando il proposito di fedeltà a Cristo, alla Chiesa, alla Congregazione, promettendo obbedienza ai Superiori, sapendo di obbedire, in loro, a Cristo e alla Chiesa. Ho dei difet­ti, ma se il Signore mi ha chiamato, è perché saprà continuare a plasmare il «suo vaso»."

La celebrazione delle esequie si è svolta nella chiesa parrocchiale di Lavello, presenti la mamma Angela, il fratello Mario, la sorella Vincenzina e famigliari. Presiedeva il vescovo di Melfi Mons. Gianfranco Torrisi, affian­cato dal Superiore generale Don Flavio Peloso, dal provinciale Don Pierangelo Ondei e da una trentina di confratelli giunti da varie comunità per esse­re vicini e solidali in questo momento di dolore, per la famiglia e per la Con­gregazione.

La salma è poi stata tumulata nel locale camposanto, accanto al padre, in attesa della risurrezione finale.

 

 

Periodico Santuario di Santa Rosalia a Montepellegrino Palermo n.3/2013