Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

Z

 

1.      Zaccagnini Francesco

2.      Zaccaro Michele

3.      Zak Jan

4.      Zambarbieri Alberto

5.      Zambarbieri Angelo

6.      Zambarbieri Giuseppe

7.      Zanatta Mario

8.      Zanatta Umberto

9.      Zanella Saverio

10.  Zani Luigi

11.  Zanichelli Nino Giuseppe

12.  Zannoni Pellegrino

13.  Zanocchi Giuseppe

14.  Zebri Guido

15.  Zuchegna Lorenzo

16.  Zuchegna Vincenzo

17.  Zuliani Valentino

18.  Zumbo Vincenzo

    Don MARIO ZANATTA

      da Povegliano (Treviso),  morto a Lazniew (Polonia)  il 18 novembre 1974,  a  65  anni  di  età,  47 di professione e 42 di sacerdozio

   Quando entrò nell'Istituto Artigianelli di Venezia aveva 14 anni. Fu accolto da Don Sterpi il quale tre anni dopo, nel 1927 gli impose l'abito clericale e lo mandò a Villa Moffa per il Noviziato. Nel 1930 emise la professione perpetua nelle mani di Don Orione che il 17 dicembre 1932 lo fece ordinare Sacerdote da Monsignor Grassi, Vescovo di Tortona.

Dal 1933 al 1935 fu direttore del probandato di Campocroce di Mirano (Venezia) e poi ritornò nella Casa Madre di Tortona ove rimase finché Don Sterpi lo mandò in Polonia nel 1937 assieme ai Ch.ci tirocinanti Ranneri, Silvestre e Verrà.

In considerazione delle sue particolari attitudini ai lavori di campagna, gli fu affidata la direzione dell'azienda agricola di Zagrodnica, ed ivi rimase fino al 1947

Passò poi a Lazniew in qualità di direttore della colonia agricola con scuola pratica di agricoltura per ragazzi orfani e bisognosi di assistenza. Dal 1950, dopo che l'autorità civile espropriò il terreno dell'azienda, rimase a Lazniew come parroco della chiesa annessa alla colonia.

Modesto, affabile, molto affezionato alla Piccola Opera e ai Superiori si sacrificava volentieri per il bene del prossimo. Per questo era stimato non solo dai confratelli e superiori della Provincia di N.S. di Czestochowa, ma anche dagli amici dell'Opera e dalle autorità. Lo stesso Card. Wyszynski, Primate di Polonia, ha dato pubblica testimonianza della sua ammirazione per l'opera caritativa svolta con autentico spirito orionino da Don Zanatta il quale, non ostante la precaria salute (era affetto da grave forma di mal di cuore), da vari anni, durante il periodo estivo, ospitava nella casa di campagna in Lazniew parecchi ammalati dell'Archidiocesi di Varsavia, bisognosi di assistenza e di cure.

Ritornò al Signore per improvviso collasso il 18 novembre piamente assistito dai Confratelli polacchi.

  Atti e comunicazioni della Curia Generale

 

UNA LETTERA DEL CARD. WYSZYNSKI

Carissimi Fratelli Orionini, Famiglia Parrocchiale di Lazniew, Amatissimi Figli di Dio!
Con profondo dolore ho appreso la notizia della morte del vostro Fratello, Padre e Pastore, Carissimo Don Mario Zanatta. La notizia mi ha rattristato assai.
E' tornato al Signore, per ricevere il premio, il sacerdote-religioso che il " mandatum novum " di Cristo ha compreso e realizzato pienamente nella sua vita. Ha imparato questa carità di Cristo dal suo grande Padre, don Luigi Orione. E' stato proprio lui a mandarlo in Polonia, subito dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1937, perché diffondesse e realizzasse, con zelo orionino, gli ideali della carità di Cristo in mezzo ai più poveri del popolo polacco.
Don Mario Zanatta di s.m. si dedicò a Cristo ed ai più poveri totalmente e per questo, anche se, secondo il passaporto era italiano, noi tutti lo ritenevamo polacco di sangue e di ossa, tanto egli si immedesimò con il nostro popolo.
Il defunto Don Mario Zanatta ha grandi meriti nell'organizzazione della parrocchia di Lazniew e nell'opera di assistenza agli ammalati e ai fratelli bisognosi di speciali cure. E' grazie al suo zelo sacerdotale e al suo lavoro caritativo che il piccolo centro di Lazniew, alle vicinanze di Varsavia, è conosciuto in tutta la Polonia ed anche oltre i suoi confini.
Spero che la Congregazione dei Figli di Don Orione, che ha patrocinato e sostenuto Don Mario Zanatta in quest'opera, continui a condurla, anzi la sviluppi ancor di più. La parrocchia di Lazniew invece, che a lui deve il così bel tempio, ed anche l'intera Arichidiocesi che egli servì per quasi 25 anni come pastore esemplare, conservino riconoscente memoria di questa bella figura di sacerdote tanto caritatevole. E questo ricordo faccia sì che sia i laici che i sacerdoti, i religiosi e le religiose si uniscano a questa attività iniziata dal caro estinto per il bene detta Chiesa a il vantaggio del prossimo.
Pregando per la pace eterna dell'anima di questo mirabile figlio di don Orione. Vi assicuro della mia fraterna partecipazione al vostro dolore e perché possiate accettare con interna serenità i decreti di Dio. Vi Benedico di cuore.
 

  STEFAN Cardinale WYSZYNSKI

       PRIMATE DI POLONIA
                 Varsavia, 21-XI-1974

 

 IL « TESTAMENTO » DI DON MARIO ZANATTA

Oggi 8 settembre 1973, Festa della Natività di Maria Santissima e mia, lasciando, per volere dei superiori la Parrocchia di Lazniew scrivo il mio semplice testamento, dico semplice perchè solo spirituale. Di mate­riale non ho niente di mio.

Anzitutto domando perdono al Divin Redentore per i moltissimi pec­cati commessi durante la mia vita. Rendo grazie alla Provvidenza Divina per avermi creato e nato in una famiglia veramente e profondamente cri­stiana, d'avermi dato dei genitori di grande e viva fede che amavano Dio ed il prossimo più di se stessi. Ringrazio il buon Dio d'avermi chiamato allo stato ecclesiastico-religioso nella famiglia di Don Orione, dal quale imparai maggiormente ad amare gli ammalati ed aiutare i sofferenti.

Rendo grazie alla Vergine SS. per avermi assistito e protetto in tutta la mia vita, soprattutto nei momenti critici della II guerra mondiale. Per ottenere tale protezione l'8 settembre 1939, feci la solenne promessa di recitare ad ogni costo ogni giorno il Santo Rosario, promessa che fin'ora, salvo i rari giorni di grave malattia, fedelmente mantenni e desidero man­tenere fino alla morte.

Sono gratissimo ai superiori e confratelli polacchi dei quali ho molta stima, per l'aiuto e fiducia dimostratami. Sono grato anche alle buone po­polazioni di Zagrodnica e soprattutto di Lazniew per la comprensione e simpatia dimostratami durante i 24 anni che fui loro parroco e li ringra­zio per i grandi aiuti nella costruzione della Chiesa, del Cimitero e della Casa per i poveri ed ammalati. A tutti domando perdono se involontaria­mente avessi offeso qualcuno. Da parte mia non nutro rancore verso nes­suno e a tutti domando la carità di preghiere e buone opere. Ai funerali non fiori e pianti, ma preghiere e opere buone.

Sono pienamente convinto del mio stato di salute. Non chiedo la gra­zia della guarigione, ma quella che si adempia in me la volontà del Signo­re. Accetto con piena rassegnazione qualunque genere di morte il buon Dio vorrà mandarmi.

Offro la mia vita, per la Chiesa, il Papa, la Congregazione, il Primate e per la mia prima e seconda Patria - l'Italia e la Polonia. Fiat! Fiat! -

I funerali siano come quelli dei più poveri, come si addice a chi è nato, vissuto e morto povero. Non pompe ma preghiere per l'anima mia.

Se i superiori lo permetteranno vorrei venir sepolto nel Cimitero di Lazniew k/Blonia, ove ho lavorato e per molti anni sono stato aiutato nel sollevamento delle miserie umane, e che certamente i buoni fedeli di Lazniew verranno spesso alla mia tomba a recitarvi qualche " Ave Ma­ria " per la mia povera anima. - In X.to amen.

 

Don MARIO ZANATTA - f.d.p

 

 

P.S. - 10-XI-1973 - Ringrazio i Confratelli e le buone Suore di Lazniew e Varsavia per gli aiuti e caritatevole assistenza datami durante la mia lunga malattia. Che il buon Dio le ricompensi. Col mio spirito sarò sem­pre presente nella vostra grande opera di Carità.

 

 

      Ricordo di Don Zanatta su "Don Orione" 1 febbraio 1975