Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

K

 

1.      Kaczmarczyk Franciszek

2.      Kadziola Adam

3.      Kawalko Jan

4.      Kilmartin John

5.      Kisilak Clemente Colomanno

6.      Klis Marian

7.      Knera Karol

8.      Kolacinski Jozef

9.      Krol Kazimierz

10.  Kubicki Jozef

11.  Kucha Marian

12.  Kucharski Stanislaw

13.  Kusmierczyk Jan

14.  Kusz Josef

15.  Kuziemko Michele

    Sac. Kisilak Clemente Colomanno

 da Kobilje-Lendava (Slovenia) (YU), passato al Signore il 13 maggio 1993, in Claypole (Argentina), a 80 anni di età, 57 di professione religiosa e 53 di sacerdozio.

   Portava nel cuore il privilegio di essere stato l'ultimo novello sacerdote dell'Opera, espressamente ricordato dal Padre Fondatore nell'ultima buona sera dell'8 marzo 1940 ai religiosi della Casa Madre, prima di partire per San Remo: "l'altro vostro fratello che sarà ordinato domani a Roma, è in primo iugoslavo, Kisilak, a cui oggi ho scritto, e che si prepara a partire fra venti giorni per la missione... Bella cosa salire l'altare, prendere la benedizione del Papa, andare di corsa a salutare i suoi e poi partire per le missioni!..."

   Queste parole di Don Orione riassumono in verità la vita di Don Kisilak. Ordinato sacerdote in Roma, il 9 marzo 1940, nel giugno successivo era già a Claypole in Argentina, dove trascorse tutta la vita con la sola interruzione di qualche visita alla sua terra, compiuta col desiderio che la piccola nostra Congregazione potesse là fissare una tenda di carità e di apostolato.

   Era stato raccomandato al nostro fondatore, nel 1930, dai Salesiani, che lo avevano avuto nei loro istituti per sei anni, in Jugoslavia e a Foglizzo Torinese, e venne accolto per il noviziato a Villa Moffa (1930-31) da Don Cremaschi, il 27 novembre: aveva 17 anni, essendo nato il 15 gennaio 1913.

   Ricevuto il santo abito il 15 agosto 1931, al termine del noviziato, per ragioni politiche non potè fare i Santi Voti, che pronunciò soltanto il 15 ago­sto 1935, già completato il liceo nel Seminario Maggiore di Roma (1931-34) e iniziata, alla Gregoriana, la teologia (1933-40), interrotta dall'anno di tirocinio (1936-37), quale insegnante del filosofico di Casa Madre di Tortona, e poi completata con la licenza e un corso al Biblico (1939-40). Pronunciò i voti perpetui il 15 gennaio 1939.

   Prima di ricevere il sacerdozio, fece domanda di essere inviato nelle missioni dell'Opera in Sud America.

   Partì il 13 aprile 1940 con otto confratelli e venne subito addetto all'in­segnamento, suo prediletto campo di lavoro, a Claypole e alla Floresta (Uru­guay) (1946-48). Esercitò il ministero pastorale parrocchiale a Villa Lugano (1956-59) (1972-1980) e al Santuario di Itati (1959-62).

   Fu direttore dei giovani operai a Gerii Avellaneda (1969-72), maestro dei novizi al San Luigi di Claypole (1962-65) e rettore degli studenti teologi dell'Opera a San Miguel (1965-68). Dopo la morte di Don De Vido custodì in Calle Carlos Pellegrini le memorie del venerato Fondatore. Dal 1991 dimo­rava a Claypole, cappellano delle Suore e loro conferenziere, pio, ligio al dovere, diligente pastore d'anime, cultore appassionato della liturgia e della musica liturgica, buon direttore di cori, preciso, non emotivo, preoccupato di servire al meglio la comunità e la Congregazione.

Negli ultimi tempi, alla pena del suo cuore per l'inappagato sogno di poter vedere una istituzione di Don Orione in Jugoslavia, si aggiunse il profondo dolore di sapere la sua cara Patria dilaniata dall'attuale guerra fratricida.

(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia"  gennaio aprile 1993)