Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

K

 

1.      Kaczmarczyk Franciszek

2.      Kadziola Adam

3.      Kawalko Jan

4.      Kilmartin John

5.      Kisilak Clemente Colomanno

6.      Klis Marian

7.      Knera Karol

8.      Kolacinski Jozef

9.      Krol Kazimierz

10.  Kubicki Jozef

11.  Kucha Marian

12.  Kucharski Stanislaw

13.  Kusmierczyk Jan

14.  Kusz Josef

15.  Kuziemko Michele

           Coad. MICHELE   KUZIEMKO

     da  Jaroslaw  di   Rzeszow (Polonia),  morto  a  Zdunska   Wola (Polonia)  il 23  giugno  1983,  a 65 anni di età e 45 di professione.

 

    E' passato serenamente al Signore il 23 giugno in Zdunska Wola ove per diversi anni in umiltà e sacrificio aveva servito la diletta Congregazione, proprio nei giorni indimenticabili della visita del Santo Padre alla comune patria, la Polonia.

Era nato il 27 settembre 1917 a Jaroslaw (Rzeszow); frequentate le classi elementari in Wloclawek, aveva pure compiuto in seguito un triennio dì scuola professionale e specializzandosi in edilizia.

Entrato a Zdunska Wola nel 1935, riceveva il 7 settembre 1936 il santo abito religioso. Dopo un periodo di probandato, compiva sempre in Zdunska Wola il suo noviziato nell'anno 1937 - '38, emettendo la prima professione religiosa nel giorno della Immacolata del 1938.

Lo troviamo poi nel 1939 - '40 '41 ad Izbica Kujawska in qualità di aiutante nella proprietà agricola. In seguito lavorò come intendente a Kalisz e nel 1949 è ancora a Zdunska Wola ove emette la professione perpetua il 2 luglio 1953.

Nel 1961 è in qualità di aiutante ad Anin presso Varsavia, la casa del Noviziato e finalmente nel 1965 ritorna nella sua Zdunska Wola ove trascorre molti anni in portineria e addetto a servizi domestici.

Il suo ricordo è di un religioso tanto umile, silenzioso, servizievole che consuma la sua vita, veramente come dono di Dio, per il Signore e per i fratelli, accettando quotidianamente i divini Voleri fino al supremo sacrificio della vita.

Già le prime relazioni dei suoi superiori lo qualificano: «Pio, sincero e osservante delle Regole. In progresso di virtù, lavora volentieri e con rinnegamento di sé». Giudizio semplice e edificante che mai il caro fratello smentì onorando in questo modo la Congregazione e la Sua Polonia.

Riposi  in  pace.

dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia"