Figli della Divina Provvidenza (FDP)

A  B  C  D  E  G  H  I  J  K  L  M  N  O  P  Q  R  S  T  U  V  W  Z

ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

O (19)

 

1.      Ojan Mario

2.      Olivotto Giovanni

3.      Oltolina Ersilio

4.      Omenetto Silvio Giovanni

5.      Ondei Angelo Giuseppe

6.      Oneto Fortunato

7.      Ongari Stefano

8.      Onofri Enea

9.      Opessi Giuseppe

10.  Orione Luigi

11.  Orlandi Luigi

12.  Orsini Stefano

13.  Ortega Pino Vicente

14.  Orzi Nazareno

15.  Osmalek Jan

16.  Ossowicki Tadeusz J.

17.  Oteiza Teodoro

18.  Ottaggi Eugenio

19.  Ottavi Filippo

 

ONOFRI EneaSac. Enea Onofri

 

Tornato alla casa del Padre il 7 ottobre 2006, nel Piccolo Cottolengo Don Orione di Genova Quarto, a 88 anni d'età, 68 dì Professione religiosa e 59 di sacerdozio. Riposa a Rivodutri (Rieti).

 

          Enea era l'ultimo di sei figli di Evaristo e Caterina Onofri. Venne al mondo il 29 maggio 1918 a Rivodutri, ridente località collinare in provìncia dì Rieti. Fu battezzato il 15 agosto successivo e cresimato il 30 marzo 1924. Quivi fece le elementari e visse l'adolescenza nell'ambiente familiare e parrocchiale, permeato di povertà, aiutando la famiglia e coltivando il desiderio di donarsi a Dio sull'esempio di sua sorella, suora delle PSMC. Fu accolto dal Fondatore stesso, il 10 settembre '34 al "Paterno" di Tortona, accompagnato dalla sorella suora e dal parroco.

          Rimase fortemente colpito, - lo ricorderà spesso e volentieri - da quel primo incontro, dall'abbraccio, dal sorriso, dalle parole e dall'agire di Don Orione, che diverranno un programma ed un impegno della sua vita religiosa, ricordando sempre la frase prima del congedo: "Vi do la santa benedizione e vi chiedo una preghiera: che il Signore ci dia la forza di fare un po' di bene a tanti poveri fratelli abbandonati e malati che vivono nella miseria...".

           Fece il ginnasio dal '34 al '37 compresi i famosi "corsi di fuoco" estivi nei probandati di Tortona, Vogherà e Montebello (Pavja). Seguì a Villa Moffa di Bra (Cuneo) il noviziato ( '37-'38 ), con la professione dei primi voti religiosi nelle mani dello stesso Don Orione, da poco tornato dal Sud America, il 15 agosto '38, che gl'impose anche l'abito religioso.

            Tra Villa Moffa e Tortona completò il liceo {'38-'40); passando poi assistente e insegnante ai ragazzi poveri dell'istituto "Berna" di Mestre ('40-'43). A motivo della guerra e dello sfollamento, studiò la teologia tra Rosano di Casalnoceto e Tortona ('43-'47). Emise la Professione perpetua (08/09/1944) al Santuario di Casei Gerola, ricevuta da Don Sterpi; venne ordinato Diacono il 22 marzo 1947 e Sacerdote il 29 giugno '47, per mano del Vescovo di Tortona mons. Egisto Domenico Melchiori.

            Le sue primizie sacerdotali e apostoliche furono l'insegnamento e la formazione dei probandi: a San Severino Marche (MC), a Finale Emilia (MO) e Sassello (SV), con incarichi di assistente, vicario ed economo ( '47-'53 ). Dopo tre anni di direzione al "Villaggio della carità" di Genova Camaldoli, tornò direttore tra i ragazzi a Finale Emilia ('56-'58), a Bogliasco (-58-'60), a Camutia - Cortona ( '60-'64 ) e a San Severino Marche ('64-'68), prodigandosi senza risparmio alla loro formazione umana e spirituale.

            Trascorso un anno a Fano San Biagio, passò come economo e padre spirituale al ginnasio di Tortona ('70-'72), continuando con le stesse mansioni a Finale Emilia fino al 1977. Tornato a Fano San Biagio, diresse i probandi fino al '79; fu economo del Centro di spiritualità, nuova opera della casa, fino al '82, e poi alla casa di accoglienza e soggiorno di Diano Marina (IM).

            Dal 1986 fino alla dipartita risiedette a Genova Quarto; per un ventennio curò come consigliere e responsabile, il nuovo reparto per anziani e ospiti, con l'assistenza spirituale, col ministero dell'ascolto e riconciliazione, ma soprattutto col buon esempio della sua presenza discreta e serena, con l'accettare e portare la croce della sofferenza fisica senza lamenti, tutto offrendo al Signore per il bene della Chiesa e delle anime, sempre sorridente verso tutti.

            Dopo gli ultimi e frequenti ricoveri ospedalieri per l'aggravarsi del male, acconsentì volentieri di tornare a casa (Castagna di Genova), preparandosi così, amorevolmente assistito, la chiamata del Signore, che arrivò la mattina del 7 ottobre 2006, memoria della Vergine del Santo Rosario, alla quale era tanto devoto.

            I funerali si svolsero nella chiesa del Cottolengo la mattina del 9, presenti i confratelli delle case di Genova. Il giorno dopo, la salma proseguiva per Rivodutri dove è stata tumulata accanto alla sorella suora.

 

 

Atti e comunicazioni della Curia Generale (Don Orione),

anno 60 settembre-dicembre 2006 n. 22

 

In Memoria: "Amici di Don Orione" mensile del Piccolo Cottolengo di Don Orione di Genova, dicembre 2006