  Sac.
Francesco Galizia
da Spezzano Albanese,
28 settembre 1967 , morto a Palermo il 28 febbraio 2011 a 43 anni di età, 27
di Professione Religiosa e 15 di
Sacerdozio.
Giornale di Sicilia mercoledì 2 marzo
2011
Giornale di Sicilia giovedì 3
marzo 2011
Omelia Card.Paolo Romeo formato pdf
Omelia Card. Paolo Romeo formato word
intervento
del Direttore Generale don Flavio Peloso file mp3
“In Comunione”
speciale don Franco
Giornalino della
Parrocchia Madonna della Provvidenza Don Orione - Palermo
Anno XI n°II 28 Marzo 2011
Franco Galizia è morto.
Dare questa notizia mi è particolarmente penoso e mi
riempie l’anima di tristezza. Un confratello giovane, solare e semplice nella
sua fede, nei suoi rapporti, nel suo impegno di sacerdote, contento di essere
orionino. Eppure, forse travolto da una repentina e incontenibile crisi, pare
sia giunto a un grave gesto autolesivo che gli ha dato la morte.
L’afflizione incredula,
turbata e carica di interrogativi ha preso tutti i confratelli, parrocchiani
e gente di Palermo che ben lo conoscevano e apprezzavano. Anch’io mi metto in
ginocchio, sto in silenzio, cerco lo sguardo buono e vincitore di Gesù che
ancora assicura: “Coraggio, io ho vinto la morte”.
Francesco Galizia era nato
a Spezzano Albanese (Cosenza) il 29 settembre 1967, terzo di cinque fratelli
di una buona famiglia cristiana.
È entrato in Congregazione
all’Incoronata di Foggia (1980); ha poi ha fatto gli studi liceali
all’Istituto Santa Maria di Roma. Terminato l’anno di noviziato, a Velletri,
ha emesso la prima professione l’8 settembre 1987. Dopo il biennio di
Filosofia a Tortona (1987-1989) ha trascorso il biennio di Tirocinio
all’Incoronata di Foggia (1989-1991). Fece gli studi di Teologia all’Istituto
Teologico Don Orione di Roma, emettendo la professione perpetua il 1°
novembre 1993 e divenendo sacerdote l’8 luglio 1995.
Partì missionario in
Albania, ad Elbasan, ove rimase fino al 2005. Passò alla comunità di Palermo,
divenendone prima economo e poi direttore dal 2008. La sera del 28 febbraio,
la sua giornata terrena si è conclusa poco dopo le ore 20. Don Francesco
Galizia aveva 43 anni, 27 di anni di professione religiosa e 15 di
sacerdozio.
Requiescat in pace!
Don Flavio Peloso
   
PALERMO,
2 marzo 2011: Celebrato il funerale di Don Franco Galizia tra interrogativi
umani e certezze di fede
Il
cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, ha presieduto i Funerali
di Don Franco Galizia, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale "Madre
della Divina Provvidenza". Era presente il vescovo ausiliare, Carmelo
Buttitta, il superiore generale, Don Flavio Peloso, il fratello del defunto,
Don Cosimo Galizia, una settantina di sacerdoti confratelli e diocesani,
molte suore e una folla immensa di persone commosse, soprattutto giovani.
Commentando il testo delle Lamentazioni, il Cardinale nell'omelia ha detto:
“Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue
misericordie”. Don Franco ha forse attraversato, nella sua anima, lo stesso
buio? Le oscurità delle inquietudini nascoste, dello sconforto e dello
smarrimento lo hanno forse segnato? Non sappiamo… Ma crediamo – per quella
stessa fede che egli ci ha insegnato ad avere nel Risorto! – che oggi noi
siamo la sua voce, una voce insistente presso il cuore misericordioso di Dio,
che supera tutti i silenzi e i perché, e continua ad affidargli la sua anima
con fiducia.
Per lui noi vogliamo invocare il Signore con la parole della Scrittura: “Mia
parte è il Signore, per questo in lui io spero”. La sua creatività, la sua
vitalità, la sua generosità sono state un esempio luminoso per tutti: un
insegnamento autentico che ogni giorno trasmetteva amore alla Chiesa, secondo
il carisma proprio di don Orione. Ci ha insegnato ad essere Chiesa, comunità
in cui, pur tra mille difficoltà – anzi, soprattutto nelle difficoltà – si
può crescere e ci si può sostenere l’un l’altro come in uno splendido gioco
di squadra.
Ecco perché siamo qui: per non arrenderci di fronte a questa morte, per
pregare per lui, per confidare nella bontà di Dio, per lasciare vincere non
il silenzio del dubbio e dell’orrore ma quello pieno di fede e di speranza,
quello che attende da Dio la salvezza: “È bene aspettare in silenzio la
salvezza del Signore”.
Il Cardinale ha voluto che presiedesse la benedizione finale di commiato, il
Superiore Generale don Flavio Peloso e, prima del rito, rivolgesse qualche
parola. Ha detto qualcosa, parole di stima e di affetto verso il Confratello.
Stima verso di lui in quanto uomo, credente, religioso orionino.
Non è vero che "talis vita finis ita". Certo non è vero nel
caso di Don Franco. La sua fine terrena è una sorpresa che non ha precedenti
e preparazione nella sua vita bella, buona, gioiosa, sacrificata, tutta
concentrata nel Signore e nel fare del bene al prossimo, un vero religioso
figlio che amava la congregazione e la Chiesa. Lui stesso deve essere rimasto
sorpreso e piegato da qualche inganno o paura o altro male che sono andati
ingigantendosi e occupando il suo animo negli ultimi dieci giorni,
irrangiugibile dall'interessamento di quanti gli erano vicini. La sua morte
non smentisce la sua vita, ma solo ci avverte quanto essa sia fragile e sia
grazia da chiedere e da ricevere giorno per giorno.
LA VIGILIA
Il 1° marzo, il Card. Romeo al telefono con Superiore Generale diceva "Sono
un fratello che soffre vicino ad altri fratelli. Domani sarò al funerale per
unirmi al vostro dolore e insieme pregare e adorare il Signore in questo
evento di sconforto".
Il corpo del Confratello si trova nella chiesa parrocchiale dalla mezzanotte
di ieri.
Giungono notizie della grande manifestazione di solidarietà dell'intera città
di Palermo, scossa da questo tragico evento, irriducibile a qualunque
tentativo di comprensione. Il Cardinale fin da ieri sera si era recato a
portare conforto ai Confratelli e ai Fedeli dell'ambiente orionino di Via
Ammiraglio Rizzo. A lui si sono uniti il Vescovo ausiliare, tanti religiosi e
sacerdoti, personalità e persone che conoscevano Don Franco Galizia.
Alla sera, veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale. Sono giunti da Roma
anche il Superiore Generale don Flavio Peloso, Don Achille Morabito, Don
Silvestro, il provinciale Don Crucitti, Don Borgognoni, Don Carollo e altri.
Era presente anche il card. Paolo Romeo, sempre molto paterno.
Alla veglia, la grande chiesa era piena: tanti giovani, canti, testimonianze
commosse, preghiere. Silenzio e incredulità.
Da Atti e Comunicazioni della Curia
Generale n. 234 Gennaio Aprile 2011:
sac. francesco GALIZIA
Improvvisamente morto
a Palermo il 28 febbraio 2011, a 43 anni d'età, 23 di Professione religiosa e
15 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa "SS. Apostoli
Pietro e Paolo" (Roma).
L'inaspettata e
tragica morte del confratello ha lasciato tutti in silenzio, increduli,
turbati e pieni di interrogativi: confratelli, parenti, parrocchiani e gente
di Palermo che ben lo conoscevano e apprezzavano. Evento tristissimo,
irriducibile a qualunque tentativo di comprensione, ma da accogliere nella
preghiera e nel silenzio pieno di fede e di speranza che attende da Dio la
salvezza.
Don Franco, con’era
familiarmente chiamato, era nato a Spezzano Albanese (Cosenza) il 29
novembre 1967, terzo di cinque figli di Giuseppe e De Paola Francesca.
Rinacque al fonte battesimale il 25 febbraio 1968 e fu cresimato il 30 maggio
1979.
Entrò in congregazione il 20 settembre 1980, completando la
terza media nel piccolo seminario all'Incoronata di Foggia. Fece gli studi
liceali nell'istituto Santa Maria di Via Massimi a Roma, conseguendo la
maturità classica pedagogica. Trascorso l'anno di noviziato a Velletri
(Roma), professò la prima volta l'8 settembre 1987 nel santuario Madonna
della Guardia a Tortona (Alessandria), fermandosi ivi per il biennio di
filosofia (1987-89).
Compiuto il tirocinio pratico all'Incoronata di Foggia
(1989-91), riprese gli studi all'Istituto Teologico Don Orione di Roma
(1991-95), emettendo la Professione perpetua il 1° novembre 1993 a Roma, dove
pure ricevette l'Ordine del Diaconato l'8 dicembre 1994.
A Spezzano Albanese, l'8 luglio 1995 fu ordinato sacerdote da
Mons. Andrea Cassone e celebrò la prima Messa solenne il giorno successivo
nella chiesa parrocchiale "Madonna del Carmine".
Dopo l'ordinazione partì missionario in Albania, ad Elbasan,
impegnandosi pastoralmente fino al 2005 come vicario, dal 1999 parroco e dal
2002, direttore. Passato alla comunità di Palermo, ne fu prima economo e dal
2008 direttore del Villaggio del Fanciullo, comprendente oltre alla
parrocchia, il centro giovanile, il centro addestramento professionale e il
santuario di Santa Rosalia a Montepellegrino, prodigandosi soprattutto tra i
giovani.
Le esequie
furono celebrate dal Card. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, nella
parrocchia Madonna della Divina Provvidenza, con una settantina di sacerdoti
tra i quali l'Ausiliare Mons. Carmelo Cuttitta, il fratello sacerdote del
defunto Don Cosimo Galizia e tanta gente. Il superiore generale Don Flavio
Peloso durante la celebrazione, commentando la sua morte ha detto: "Non
è sempre vero che 'talis vita, finis ita' (com'è la vita, così è la
fine). Certo non è vero nel caso di don Franco. La
sua fine terrena è una sorpresa che non ha precedenti e preparazione nella
sua vita bella, buona, gioiosa, sacrificata, tutta concentrata nel Signore e
nel fare del bene al prossimo, un vero religioso figlio che amava la
congregazione e la Chiesa. Lui stesso deve essere rimasto sorpreso e piegato
da qualche inganno o paura o altro male che sono andati ingigantendosi e
occupando il suo animo negli ultimi dieci giorni, irraggiungibile
dall'interessamento di quanti gli erano vicini. La sua morte non smentisce la
sua vita, ma solo ci avverte quanto essa sia fragile e sia una grazia da
chiedere e da ricevere giorno per giorno."
Dopo il rito funebre
la salma è proseguita per Spezzano Albanese dove nel pomeriggio ha ricevuto
l'ultimo saluto.
Riposa nel
camposanto locale, accanto al padre Giuseppe, spentosi nel 2005.
 
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