Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) 

 

 

B (90)

 

1.      Baiardi Vittorio

2.      Baiocchi Luigi

3.      Balcerek Jean

4.      Baldussi José

5.      Baraszkiewicz Jan

6.      Baraszkiewicz Kazimierz

7.      Barbaro Dante

8.      Barbiero Dino

9.      Barbiero Valentino

10.  Barbosa Dos Santos Americo

11.  Bardini Ennio

12.  Bariani Alfonso

13.  Bariani Angelo

14.  Bariani Enrico

15.  Baron Giovanni

16.  Baroni Angelo

17.  Barra Giuseppe

18.  Bartoli Angelo

19.  Batory Stefan

20.  Battiston Giovanni

21.  Beccalli Filippo

22.  Belli Rolando

23.  Benicchio Luigi

24.  Benitez Andres

25.  Bensa Pietro

26.  Benzi Lorenzo

27.  Bergatta Giovanni Battista

28.  Bernardi Pietro

29.  Bernazzani Elio

30.  Bernini Carlo

31.  Bernini Giovanni

32.  Beron De Astrada Carlos

33.  Berri Carlo

34.  Bersanetti Giuseppe

35.  Bertolotti Palmo

36.  Bertonelli Domenico

37.  Bertorelli Valentino

38.  Bertotti Adamo

39.  Bertuzzo Marcello Giuseppe

40.  Bestetti Tarcisio

41.  Bettassa Agostino

42.  Bettiol Angelo

43.  Bettiol Luigi

44.  Bianchi Amerigo

45.  Bianchi Giovanni Osvaldo

46.  Bianchi Michele

47.  Bianchin Giovanni

48.  Biasi Remo

49.  Bibanel Sebastiano (fra Basilio)

50.  Biddau Andrea

51.  Bidone Paolo

52.  Bienisiewicz Wladyslaw

53.  Bigelli Mario

54.  Bissolati Erte

55.  Blasi Alessandro

56.  Bo Enrico

57.  Boccaleri Angelo (fra Vincenzo)

58.  Bongioni Roberto

59.  Bonifaci Bartolomeo

60.  Bonifaci Giovanni

61.  Borchini Guido

62.  Bordin Antonio

63.  Borile Guido

64.  Bormini Vincenzo

65.  Borowiec Jan Wladyslaw

66.  Bortignon Felice

67.  Boselli Pietro

68.  Bozzini Francesco

69.  Bozzolan Giuseppe

70.  Braceschi Pietro

71.  Bravieri Ugo

72.  Bresciani Vittorio

73.  Bressan Gino

74.  Breuvè Rubino

75.  Breviglieri Egisto

76.  Brinchi Mario

77.  Brunello Amedeo

78.  Brunello Domenico Angelo

79.  Brunetta Enrico

80.  Bruno Camillo

81.  Brusamonti Giuseppe

82.  Brusaterra Vittorio

83.  Brzezinski Vladislao

84.  Bufalini Rocco

85.  Burzinski Jean Piotr

86.  Burzoni Lino

87.  Buscaglia Carlo (fra Colombano)

88.  Busi Filippo

89.  Bussolini Paolo

90.  Bussolini Pietro

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17 Settembre 2013pPP.

P. José Baldussi

era il veterano di Argentina

E' morto a Claypole. Aveva 90 anni.   Profilo

http://www.donorione.org/public/content/4859_foto1.jpg

Padre José Oscar Baldussi è morto questa mattina, 17 settembre, a Claypole ove era ricoverato per un peggioramento della sua salute. Nato a Buenos Aires il 21 gennaio 1923, aveva 90 anni di età, 55 di professione e 61 di sacerdozio.

Entrò in Congregazione il 9 novembre 1956, a 33 anni, già sacerdote, essendo stato ordinato il 2 dicembre 1951, al seminario di Villa Devoto dell'arcidiocesi di Buenos Aires. Fatto il suo anno di Noviziato a Claypole, professò l'8 dicembre 1957.

Fu Padre maestro dei novizi a più riprese: 1964-1967, 1971-1977, 1989-1997, 2001-2005; fu formatore e direttore dei chierici a San Miguel dal 1977 al 1989; fu per molti anni consigliere e vicario provinciale, anche superiore provinciale dal 1967 al 1970. Dal 2006, si trovava al Cottolengo di Claypole, sempre disponibile agli impegni pastorali nella parrocchia e nelle sue Cappelle periferiche.

Padre Baldussi da molti anni era il "padre spirituale" della Congregazione in Argentina, una specie di canonico Perduca, ricercato confessore e consigliere di anime. Discreto, positivo, di molta pietà e devozione. Conservo di lui un ricordo bello, di stima e di affetto per la sua persona e per la sua totale dedizione alle anime: di novizi, di chierici, di confratelli, di suore, di disabili e di persone semplici e povere del "barrio" di Claypole cui si dedicava con entusiasmo e sacrificio. Aveva alcune convinzioni umane e religiose ferme e poi era molto aperto e comprensivo con tutti. Ha vissuto per la Congregazione e godeva di ogni suo bene. Ad ogni incontro con lui, mi faceva fare il giro del mondo della Congregazione con le sue domande-

Mi piace ricordare P. Baldussi con alcuni tratti di personalità descritti nel 1960 da Padre Pablo Bussolini, suo superiore, in vista della professione perpetua. "Sereno, buono, aperto. Generoso, più preoccupato delle necessità del prossimo che di se stesso. Ama i lavori umili, l'apostolato intimo e quello che non è appariscente. Disponibile sempre e a tutti; lavoratore, mortificato, non si lamenta mai delle incomodità e delle fatiche. E' un elemento molto prezioso per la Congregazione". Quanti l'abbiamo conosciuto, possiamo testimoniare che queste caratteristiche le ha vissute fino agli ultimi giorni.

Ringraziamo il Signore per questo Confratello, dono prezioso del Signore alla Congregazione.

Requiescat in pace!

Don Flavio Peloso su www.donorione.org

17 Settembre 2013

 

Atti e Comunicazioni della Curia Generale (Don Orione) settembre dicembre 2013 n. 242:

Sac. José Oscar BALDUSSI

 

Deceduto il 17 settembre 2013 a Claypole (Buenos Aires - Argentina). Aveva 90 anni d'età, 55 di professione religiosa e 61 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia "Nuestra Senora de la Guardia " (Buenos Aires).

 

Dal mese di luglio era in cura per una frattura all'anca in un'accidentale caduta. Nuovamente ricoverato per l'aggravarsi della salute, la mattina del 17 ci ha lasciati con discrezione e senza disturbare, come suo stile.

Nacque il 21 gennaio 1923 nella capitale Buenos Aires, primo di tre figli di José Juan e di Victoria Mitidieri. Compiute le scuole dell'obbligo con l'i­struzione religiosa, sentì la vocazione di farsi sacerdote e missionario, infor­mandone la famiglia; suo padre, alla notizia, gli proibì di continuare a fre­quentare la parrocchia: "Mi papà era un hombre muy bueno, però non enten-dia - Te prohibo que sigas yendo a la parroquia - me dijo". Al rifiuto pater­no, il giovane obbedì, soffrendo e pregando in silenzio per alcuni anni, che lo rafforzarono nella vocazione, come ricorderà più tardi.

Nel 1944 entrò nel seminario diocesano "Villa Devoto", diretto dai Padri Gesuiti, completando l'iter degli studi e formazione ecclesiale, conclusi con l'ordinazione diaconale (marzo 1951) e sacerdotale, ricevuta il 2 dicembre 1951, assistito nella prima S. Messa dal gesuita Padre Achaval.

Dopo l'ordinazione fu per un anno vicario parrocchiale in San Francisco Solano (Mataderos) e quattro anni nella parrocchia "N. S. di Monserrat", espletando anche l'incarico di cappellano dell'Hospital Rawson in Buenos Aires. Ricorderà sempre volentieri questa esperienza in mezzo al dolore e agli infermi: qui conobbe l'Opera Don Orione tramite il Dott. Garona - degli Ami­ci di Don Orione - che gli presentò il Padre Gino Carradori che, portandolo a visitare qualche opera, gli disse tra l'altro: "Noi siamo i gesuiti dei poveri".

Entrò in congregazione il 9 novembre 1956, a 33 anni, già sacerdote. Fece il noviziato a Claypole (Bs.As.) con la guida di P. José Peron "un uomo di Dio" - come lo ricordava spesso -, aiutando nei fine settimana il Padre Vin­cenzo Re nella parrocchia di Lujan. Professò la prima volta l'8 dicembre 1957 e in perpetuo l'8 dicembre 1960.

Dopo la professione fu assistente e insegnante nel colegio apostolico "TV. S. de Lujan" per un anno; dal '59 al '61 fu al noviziato San Luis, padre spiri­tuale, insegnante e confessore della zona di Claypole. Nel 1961 fu inviato nel Chaco, dove fu parroco e "missionario", formando la parrocchia e la diocesi che passò poi al Vescovo.

Richiamato nel '64, fu maestro dei novizi a Claypole e nel 1967 fu nomi­nato Superiore della Provincia argentina "N.S. de la Guardia" per un triennio. Dal '70 al '79 e dal '94 al 97 fu consigliere provinciale, oltre che vicario dal '87-'90 e '97-2000.

Dopo il governo provinciale passò un anno nella comunità formativa di Victoria. Nuovamente a Claypole, fu maestro dei novizi e formatore ('71-'77 e '89-'97), mentre dal '77 al '89 ebbe la direzione del seminario maggiore a San Miguel (Bs. As.). Nonostante l'età avanzata si prodigò ancora come vice maestro (2001-2006) e vicario parrocchiale al Sagrado Corazón, soprattutto col ministero della riconciliazione e dell'ascolto.

Viene ricordato come persona discreta, positiva, di molta pietà, sereno, aperto e generoso, disponibile, lavoratore e di sacrificio; tutto per la congre­gazione: ne godeva di ogni suo bene. Colpiva la sua fede coerente, l'ardente desiderio di santità, felice di essere sacerdote, devoto della Madonna, sempre con la corona del rosario in mano.

La liturgia funebre ebbe luogo nella chiesa centrale del Piccolo Cottolengo di Claypole, con successiva sepoltura nel camposanto della Congregazione.