Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

L (31)

 

La Monica Nunzio

Lanza Antonio

Laurendi Giuseppe

Lazzarin Belisario

Lazzarin Luigi

Lelli Cesare

Lemos Goncalves Antonio

Leoni Lorenzo

Lewandowski Antoni

Liberalon Erminio

Lignini Luigi

Limonta Ettore

Lingua Giovanni

Lion Raffaele

Lisi Giuseppe

Llosa Leonardo Roberto

Lobos Marcelo Rafael

Longoni Paolo

Lopez Rodolfo Conrado

Lorenzetti Giovanni

Lorenzi Luigi

Lo Torto Mario

Lovandina Riccardo

Lovas Amerigo Fra Paolo

Lovo Tarcisio

Lucarini Giovanni Battista

Luccherini Mario

Lucian Francesco

Luggi Narciso

Lukasiewicz Francesco

Lunardi Leonio

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Sac. LA MONICA Nunzio

       da   Tremestieri   (Messina),  morto a Messina il 20 gennaio 1970 a 77 anni di età, 54  di professione e 49  di sacerdozio. Riposa nel cimitero di Messina.

     Fu accolto a Messina il 14 novembre 1910, all'età di 17 anni, dal Servo di Dio Don Orione allora Vicario Generale di quella diocesi.

    Ordinato Sacerdote a Tortona il 17 dicembre 1921, essendo difettoso di vista ed alquanto balbuziente, si dedicò quasi esclusivamente al sacro ministero in qualità di cappellano, confessore e padre spirituale dei probandi, degli alunni e delle Suore, nei nostri Istituti di Reggio Calabria, San Severino Marche, Tortona, Messina, Cuneo, Voghera, Roma, Palermo e Sanremo.

     Affezionato a Don Orione, a Don Sterpi e agli altri Superiori delia Congregazione, li aiutò molto nel delicato lavoro della ricerca e dell'incremento delle vocazioni religiose, per le quaili procurò aiuti considerevoli.

      Prestò la sua opera preziosa collaborando attivamente con la Postulazione detta Piccola Opera nella ricerca e nella rettifica di notizie riguardanti la causa di beatificazione del Fondatore Don Orione, tenendo relazioni personali con autorità ecclesiastiche della diocesi di Messina.

      Negli ultimi anni di vita divenne quasi cieco e, in seguito a emorragia cerebrale, fu colpito da grave paralisi che lo costrinse a rimanere allettato per immobilità completa.

     Morì il 20 gennaio 1970 all'ombra del santuario della Consolata di Messina, ove aveva lavorato per tanti anni, amorevolmente assistito dai Confratelli di quell'Istituto edificati dal suo spirito di pietà e di grande rassegnazione alla volontà del Signore.

(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")