Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

L (31)

 

La Monica Nunzio

Lanza Antonio

Laurendi Giuseppe

Lazzarin Belisario

Lazzarin Luigi

Lelli Cesare

Lemos Goncalves Antonio

Leoni Lorenzo

Lewandowski Antoni

Liberalon Erminio

Lignini Luigi

Limonta Ettore

Lingua Giovanni

Lion Raffaele

Lisi Giuseppe

Llosa Leonardo Roberto

Lobos Marcelo Rafael

Longoni Paolo

Lopez Rodolfo Conrado

Lorenzetti Giovanni

Lorenzi Luigi

Lo Torto Mario

Lovandina Riccardo

Lovas Amerigo Fra Paolo

Lovo Tarcisio

Lucarini Giovanni Battista

Luccherini Mario

Lucian Francesco

Luggi Narciso

Lukasiewicz Francesco

Lunardi Leonio

Sac. Lignini Luigi

  da Corridonia (Macerata), morto a Genova il 18 dicembre 1958, a 80 anni di età, 21 di Professione e 57 di Sacerdozio.

   Il giorno 18 dicembre 1958 è piamente passato al Signore nella Casa di riposo per il clero di Genova-Camandoli il Confratello D. LIGNINI Luigi, a 80 anni di età, 21 di professione e 57 di sacerdozio. Venne da noi dopo avere passato lunghi anni nel ministero parrocchiale, ch'egli esercitò nella sua diocesi di Macerata, ove era tanto amato dai fedeli e dai Superiori per la sua ardente carità, lo spirito di preghiera e la cristiana mitezza. Sentendosi da Dio chiamato alla vita religiosa, rinunciò al beneficio parrocchiale di Magliano Marche per entrare nella nostra Congregazione nel 1936. Fatto il suo noviziato alla Moffa, emise i primi voti il 16 luglio 1937 ed i voti perpetui il 18 luglio 1940. Per lunghi anni dedicò tutta la sua opera al ministero di confessore e padre spirituale nelle case dei giovani aspiranti della Congregazione ed infine nel Santuario della Madonna della Guardia a Tortona. Nel tempo libero pregava sempre, Ovunque fu esempio a tutti di spirito soprannaturale, di tenera devozione, di fede e di speranza. Fu inviato a Camaldoli ove si è placidamente spento nella serena accettazione della santa Volontà di Dio e della Morte.

             Atti e Comunicazioni della Curia Generale

 

     Nato a Corridonia (Macerata), piamente passò al Signore nel Villaggio della Carità Don Orione a Genova Camaldoli il 18 dicembre 1958, a 80 andi età, 21 di professione e 57 di sacerdozio. Aveva compiuto gli studi seminaristici in Diocesi conseguito l'Ordinazione sacra il giorno 6 aprile 1901. Fu pio e zelante Parroco per lunghi anni, amatissimo dai fedeli e dai Superiori per l'ardente carità, lo spirito di preghiera e la cristiana mitezza. Sentendosi chiamato a vita religiosa, sin dal 1934 aveva preso contatto col Servo di Dio Don Orione,dichiarandosi disposto a rinunciare al beneficio parrocchiale della Chiesa di San Crisogono in Magliano Marche (Macerata). Don Orione sarebbe stato ben lieto di accoglierlo, per il buono spirito di cui lo sapeva animato; ma non fu possibile realizzare il pio proposito, perché alla Veneranda Curia Vescovile dispiaceva perdere un sì esimio sacerdote. Furono superate le difficoltà nel 1935, ed ecco Don Luigi a Villa Moffa di Bra per il Noviziato, accanto a quell'altra santa anima di Don Cremaschi, che ne apprezzò subito le doti di mitezza, di prudenza, di pietà.

     Emessa la professione religiosa. Don Lignini iniziò il suo lavoro: di confessore e padre spirituale. Vi si dedicò con santo spirito di sacrificio e tanta unzione sacerdotale; sempre pronto, sempre paterno, animatore e confortatore di intere generazioni di giovani virgulti della Piccola Opera, di Religiosi e di Sacerdoti. Nel tempo lìbero, pregava; pregava, pregava, sempre, ovunque, esempio grande a tutti dì spirito soprannaturale, di tenera devozione alla Madonna di cui sgranava continuamente il Rosario di fede, di speranza.

    Fu nelle Case di formazione di Voghera, di Buccinigo, a Sant'Alberto. La Casa Madre di Tortona lo ebbe per molti anni. Infine passò al Santuario della Guardia in Tortona, dove il suo confessionale accoglieva dì continuo anime bisognose di conforto e di perdono. Qualche anno addietro aveva avuto un forte declino di forze. Più recentemente, non potendo continuare nel suo ufficio, fu inviato a Genova nella pia Casa di Carità sul colle di Camaldoli. Ivi si preparò santamente ed umilmente alla morte, nella serena accettazione della santa Volontà di Dio, esempio di continua preghiera, di intensa unione con Dio, di spirito di sacrificio, umile e silenzioso, tutto mitezza col prossimo, di serenità tranquilla e fiduciosa nel Signore.

     "La Piccola Opera della Divina Provvisenza" gennaio - febbraio 1959