Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

L (31)

 

La Monica Nunzio

Lanza Antonio

Laurendi Giuseppe

Lazzarin Belisario

Lazzarin Luigi

Lelli Cesare

Lemos Goncalves Antonio

Leoni Lorenzo

Lewandowski Antoni

Liberalon Erminio

Lignini Luigi

Limonta Ettore

Lingua Giovanni

Lion Raffaele

Lisi Giuseppe

Llosa Leonardo Roberto

Lobos Marcelo Rafael

Longoni Paolo

Lopez Rodolfo Conrado

Lorenzetti Giovanni

Lorenzi Luigi

Lo Torto Mario

Lovandina Riccardo

Lovas Amerigo Fra Paolo

Lovo Tarcisio

Lucarini Giovanni Battista

Luccherini Mario

Lucian Francesco

Luggi Narciso

Lukasiewicz Francesco

Lunardi Leonio

Sac. LUIGI LAZZARIN annuncio della morte

Da Cartura (Padova) nato il 18 maggio 1915 è morto a Belo Horizonte (Brasile) il 10 giugno 2009 a 94 anni di età, 73 di Professione e 69 di Sacerdozio.

   Tornato alla casa del Padre il 10 giugno 2009 in Belo Horizonte (Minas Gerais, Brasile), a 94 anni d'età, 73 di Professione religiosa, 69 di sacerdozio e 62 di missione in Brasile.

Nacque a Cattura (Padova) il 18 maggio 1915 da Giovanni e Pizzocaro Santa ch'ebbero altri quattro figli. Venne battezzato il 23 maggio 1915, e cresimato a Conselve il 21 agosto 1921 Fece con profitto le scuole elementari, manifestando già allora il desiderio di consacrarsi al Signore, sull'esempio del fratello Pietro, salesiano.

Fu accolto al seminario per le missioni estere di Voghera (Pavia) il 18 ottobre 1928 da Don Bruno Camillo dove, ricevuto l'abito religioso l'8 dicembre successivo, fece con profitto le classi ginnasiali (1928-30). Venne iscritto alla facoltà di Filosofia della "Gregoriana" a Roma, dove conseguì la licenza e frequentò il primo anno di teologia (1930-34).

Compiuto il noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo) nel 1934-35, professò i primi voti nelle mani dello stesso Padre Maestro Don Cremaschi, il 19 novembre 1935. Nella casa madre di Tortona passò due anni di tirocinio come segretario di Don Sterpi e assistente dei chierici di filosofia e teologia colà presenti in numero di circa 150, continuando nel frattempo lo studio della teologia nel seminario diocesano (1937-40). Professati i voti in perpetuo il 19 novembre 1938 a Voghera, nelle mani di Don Sterpi, ricevette il diaconato il 9 marzo 1940 e il 2 giugno successivo fu ordinato sacerdote da mons. Egisto Domenico Melchiori.

Dopo le feste della prima messa al paese con il fratello Don Pietro, fu mandato in Albania, come direttore dell'orfanotrofio di Scutari e parroco di Zojmeni, per sei anni. Qui apprese e comunicò a Don Sterpi la morte di suo padre Giovanni. Ritornato forzatamente in Italia nel 1946, fu incaricato del campo sfollati di guerra di Roma Trastevere per sei mesi, mentre si preparava la documentazione per la nuova missione in Sud America.

Il 12 novembre 1946 s'imbarcò per il Brasile, giungendo a Rio de Janeiro il 10 dicembre successivo. Esercitò il suo ministero e apostolato nella parrocchia "N S. Achiropita" di Sào Paulo (1947-48). Fu nominato Maestro dei novizi dal '48 al '54 a Paraiba do Sul, e dal 55 al 58 a Belo Horizonte. Sempre disposto a fare l'obbedienza, anche con sacrificio, passò in diverse case del Brasile, con l'animo di migliorare e ampliare le opere e le persone nello spirito e nel carisma, accettando e superando difficoltà e incomprensioni, tutto offrendo al Signore per il bene delle anime, della Chiesa e della Congregazione che sentiva come Madre da amare nei superiori e nei confratelli.

Dopo il periodo dedicato alla formazione, il suo campo di lavoro fu soprattutto pastorale: parroco alla Achiropita di San Paolo ('58-'62); Paraiba do Sul, Rio de Janeiro, Belo Horizonte '62-'65, e Blumenau ('65-71) come vicario e viceparroco; a Rio de Janeiro-Fatima ('71 '72), come viceparroco. Inoltre dal '62 al '64 e dal '64 al '67 fu prima consigliere e poi vicario provinciale.

Colpito dalla morte di Don Breviglieri nella missione del Goias, si offrì di sostituirlo, passando a Tocantinópolis come viceparroco ('72-'80), poi parroco a Filadelfia ('80-'88), aiutando un altro anno ad Araguaina ed Araguatins come sostituto parroco, sentendo ormai il peso dell'età e della salute precaria, ma ancor più il bisogno di raccoglimento in Dio per recuperare la "dispersione" dell'apostolato e del "fare" . Emise il IV Voto di fedeltà al Papa nella festa della Guardia del 1984 a Tortona.

Dopo aver subito e superato un delicato intervento cardiaco, risiedette stabilmente a Belo Horizonte come consigliere e viceparroco, donandosi al ministero dell'ascolto e della riconciliazione. Il tutto, fino alla chiamata finale del Signore che attese "d'in piedi"

I funerali si svolsero a Belo Horizonte, presieduti dal suo cugino Mons. Francesco Biasin, Vescovo di Pesqueira nel Nord Est del Brasile, venuto appositamente per le esequie, e definendo il confratello "Uomo forte come la roccia e di cuore tenero e premuroso", oltre che un maestro di spirito e buon confessore. Erano presenti moltissimi sacerdoti e religiosi orionini, di altre congregazioni e diocesi. È stato sepolto nella tomba della Congregazione nel cimitero "La Colina" di Belo Horizonte.

Atti e comunicazioni della Curia Generale