Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

L (31)

 

La Monica Nunzio

Lanza Antonio

Laurendi Giuseppe

Lazzarin Belisario

Lazzarin Luigi

Lelli Cesare

Lemos Goncalves Antonio

Leoni Lorenzo

Lewandowski Antoni

Liberalon Erminio

Lignini Luigi

Limonta Ettore

Lingua Giovanni

Lion Raffaele

Lisi Giuseppe

Llosa Leonardo Roberto

Lobos Marcelo Rafael

Longoni Paolo

Lopez Rodolfo Conrado

Lorenzetti Giovanni

Lorenzi Luigi

Lo Torto Mario

Lovandina Riccardo

Lovas Amerigo Fra Paolo

Lovo Tarcisio

Lucarini Giovanni Battista

Luccherini Mario

Lucian Francesco

Luggi Narciso

Lukasiewicz Francesco

Lunardi Leonio

Sac. Rodolfo Conrado LOPEZ

Da Itatì-Corrientes (Argentina), morto il 27 ottobre 2008 a Saenz Pena (Argentina) a 41 anni di età, 14 di Professione e 6 di sacerdozio.

Serenamente spentosi all’ospedale di Sáenz Peña (Chaco, Argentina) il 27 ottobre 2008, a 41 anni d’età, 14 di Professione religiosa e 6 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa “Nuestra Señora de la Guardia” (Argentina).

In Congregazione, il 27 ottobre scorso, sono rimasti molto costernati e addolorati alla notizia della morte di due giovani sacerdoti: uno era brasiliano di soli 37 anni e 10 mesi di sacerdozio; l’altro era l’argentino Padre Rodolfo Conrado López, 41 anni d’età e 6 di sacerdozio.

Il Superiore generale, scrivendo ai confratelli, famigliari e amici argentini, così si esprimeva: “ P. Rodolfo era ancora giovane, dedito al servizio, faceva bene e poteva fare ancora tanto bene. Il Signore lo ha chiamato a portare la croce con Lui in questi ultimi giorni di ospedale. (…) Carissimi, sappiano che in questo momento di dolore c’è la Famiglia orionina sparsa nel mondo che piange e prega con voi. Il bene fatto da Padre Rodolfo rimarrà per tutti una grande eredità e un invito a crescere sempre nel bene”.

Era nato a Itatí (Corrientes) il 29 settembre 1967, primogenito di Conrado López e di Angelica Aurora Ayala; fu battezzato il 25 novembre ’67 e cresimato il 12 dicembre 1976. Aveva altre due sorelle. Nella stessa città fece le scuole primarie  e di  Educación General Basica, proseguendo gli studi e conseguendo il Profesorado de Educación primaria e quello di História y educación civica.

Superfluo rilevare che il giovane Rodolfo ebbe varie occasioni di frequentare il noto e bel Santuario dedicato alla “Virgen de Itatí” della sua città, costruito e diretto dagli orionini, con le annesse opere educative e caritative, che lo aiutarono a conoscere e scegliere la sua vocazione. Superando le iniziali resistenze paterne, nel 1992 entrò in Congregazione a Claypole per il periodo di postulandato e nel febbraio ’93 iniziò il noviziato sotto la guida di P. José Baldussi. Professò la prima volta l’11 febbraio 1994 e in perpetuo l’11 marzo 2000.

Dal ’94 al 2002 fece gli studi ecclesiastici per il sacerdozio a Villa Tupasy a San Miguel di Buenos Aires, integrati da due anni di tirocinio presso la comunità provinciale in Carlos Pellegrini a Buenos Aires (’96-’98). Il 1° settembre 2001 ricevette il sacro Diaconato e il 16 marzo 2002 fu ordinato sacerdote nel Santuario “Nuestra Señora de Itatí” da Mons. José Lorenzo Sartori, Vescovo di San Roque di Presidencia Roque Sáenz Peña.

Padre Rodolfo era di forte maturità ed equilibrio, riservato, metodico e ordinato; di senso pratico e di sacrificio, sensibile ai bisogni del prossimo. Coltivò le relazioni con Dio e le virtù orionine per meglio viverne il carisma nella vita comunitaria ed apostolica.

Significativa la frase scelta per l’invito alla sua ordinazione sacerdotale e che rispecchia il suo programma: “Il popolo guarda ai sacerdoti e vuole vedere in essi uomini veramente di Dio. Le nostre fatiche e pene devono essere come un balsamo che allevia i dolori della Chiesa e asciuga le lacrime dei poveri.” (Don Sterpi, 1944).

Dopo l’ordinazione fu assegnato alla comunità di Presidencia Roque Sáenz Peña, prodigandosi con zelo e senza risparmio ai vari impegni comunitari, pastorali ed educativi, trovando nell’Eucaristia  forza e pazienza ad accettare con fede la convivenza con le prove e sofferenze che il Signore permetteva per un maggior bene.

Ultimamente, le sue condizioni di salute s’aggravarono e fu ricoverato  all’ospedale della città; nonostante le cure e l’inesorabile avanzare del male, assistito amorevolmente dai confratelli, abbandonandosi fiduciosamente al Signore e alla S. Vergine, nella mattinata del 27 ottobre, rese l’anima a Dio.

I funerali ebbero luogo il giorno successivo nel Santuario mariano a lui tanto caro, con grande e commossa partecipazione di confratelli, amici e popolo, che furono di grande consolazione ai famigliari, accompagnando infine la salma alla sepoltura nel locale cimitero cittadino.

Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia, n.227 settembre/dicembre 2008