Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

V (38)

 

1.      Vaccaro Giovanni

2.      Vacchetta Domenico

3.      Valentin Soria Angel

4.      Valentini Guerrino

5.      Valeri Umberto

6.      Vallauri Sebastiano

7.      Valle Julio Jorge

8.      Vallesi Angelo

9.      Valletta Luigi

10.  Vanoli Giovanni

11.  Vanzetto Gianni

12.  Varetto Luigi

13.  Vecchiato Vittorio

14.  Vecchio Francesco

15.  Vedovato Silvano

16.  Velo Giuseppe Luigi

17.  Veneziano Michele

18.  Veneziano Santo

19.  Venturelli Giovanni

20.  Vergari Antonio

21.  Verghelli Glicerio Bruno

22.  Viano Basilio

23.  Viconi Vittorio

24.  Viel Armando

25.  Vighi Secondo

26.  Vigo Giuseppe

27.  Villa Mario

28.  Villanova Francesco

29.  Villanueva Escobar Rafael Angel

30.  Villari Antonino

31.  Viola Dante

32.  Visgarra Mamerto Juan

33.  Visintin Carlo

34.  Viti Orlando

35.  Volpe Gennaro

36.  Volpini Ferruccio

37.  Volpini Michele

38.  Volpini Sante

Sac. Francesco Vecchio

     da Oviglio (Alessandria), Passato al Signore in S. Remo (Imperia) il 28 Agosto 1992, a 76 anni di età, 59 di professione religiosa, 52 di sacerdozio.

   Apparteneva alla schiera dei piccoli aspiranti dell'opera che avevano risposto alla "questua" lanciata dal nostro beato fondatore nell'agosto 1927; venne accolto difatti a Tortona dallo stesso fondatore il 26 ottobre 1927, a 11 anni di età, essendo nato il 21 settembre 1916. Chiese l'abito sacro che Don Orione indossò la vigilia della guardia l'anno successivo, nel Santuario mariano allora appena iniziato nel sobborgo di S. Bernardino. Regolari i suoi studi liceali e ginnasiali tra Tortona e Voghera, interrotti questi ultimi dal noviziato a Villa Moffa (1932 - 33) e dalla prima professione religiosa (15 agosto 1933, festa dell'assunta). Il resto del liceo e la teologia li completò al Paterno e nel seminario di Tortona, ricevendo alla fine il Sacro Presbiterato da Mons. Melchiori nel Duomo di Tortona il 21 luglio 1940, con ordinazione anticipata per i prodromi della seconda guerra mondiale

Già avviato nel suo tirocinio all'assistenza dei ragazzi, figli di famiglie povere, nell'Istituto Sacro Cuore di Anzio, dopo il sacerdozio svolse mansioni di insegnante nel seminario minore diocesano di S. Severino Marche, con collaborazione dell'oratorio della città (1942 - 47), per passare poi vicedirettore del Piccolo Cottolengo dell'opera in Sanremo, direttore del probandato a Finale Emilia (1951 - 56), di nuovo al piccolo Cottolengo di Sanremo (1956 - 64), direttore ed economo presso il Pensionato Convalescenziario di Diano Marina (1964 - 72) e finalmente cappellano dell'ospedale civile di Sanremo, dove trascorse il rimanente del suo lavoro di ministero sacerdotale.

Una vita lineare, serena e nascosta la sua, pienamente rispondente alla sua indole semplice, rifuggente da esteriorità e amante del silenzio, ligio al dovere e agli impegni affidatigli dalla obbedienza religiosa. Gli ultimi vent'anni li dedicò con particolare zelo e dedizione, alla sua mansione ospedaliera, vissuta e partecipata nello spirito del nostro Fondatore, che Don Vecchio aveva udito tante volte ricordare, e raccomandare, ai suoi figli la piena sollecitudine fattiva e generosa verso i sofferenti, così come egli, il beato Fondatore, aveva praticato fin da giovane chierico con visite ai malati dell'ospedale di Tortona.

Rifuggente da ogni esibizionismo e vivamente affezionato alla sua vocazione orionina, Don Vecchio portò in ogni suo compito e dovere la serietà dell'indole piemontese donatagli dalla sua terra, unitamente al fervore e alla volontà di corrispondere sempre e in tutto alla sua santa vocazione di Figlio dell'Opera, di discepolo esemplare dei grandi maestri don Orione e don Serpi, guide della sua giovinezza.

 Atti e comunicazioni della curia generale -  maggio giugno 1992