Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

V (38)

 

1.      Vaccaro Giovanni

2.      Vacchetta Domenico

3.      Valentin Soria Angel

4.      Valentini Guerrino

5.      Valeri Umberto

6.      Vallauri Sebastiano

7.      Valle Julio Jorge

8.      Vallesi Angelo

9.      Valletta Luigi

10.  Vanoli Giovanni

11.  Vanzetto Gianni

12.  Varetto Luigi

13.  Vecchiato Vittorio

14.  Vecchio Francesco

15.  Vedovato Silvano

16.  Velo Giuseppe Luigi

17.  Veneziano Michele

18.  Veneziano Santo

19.  Venturelli Giovanni

20.  Vergari Antonio

21.  Verghelli Glicerio Bruno

22.  Viano Basilio

23.  Viconi Vittorio

24.  Viel Armando

25.  Vighi Secondo

26.  Vigo Giuseppe

27.  Villa Mario

28.  Villanova Francesco

29.  Villanueva Escobar Rafael Angel

30.  Villari Antonino

31.  Viola Dante

32.  Visgarra Mamerto Juan

33.  Visintin Carlo

34.  Viti Orlando

35.  Volpe Gennaro

36.  Volpini Ferruccio

37.  Volpini Michele

38.  Volpini Sante

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    Fratel  SANTO  VENEZIANO

da Ferla (Siracusa), passato al Signore  il 29 gennaio 1996, a Floridia (Siracusa), a 96 anni di età e 49 di professione religiosa. Riposa nel cimitero di Ferla (Siracusa).

Era il più anziano dei nostri religiosi, essendo nato il 25 marzo 1900, e si era offerto all'Eremo San Corrado in Noto, il 15 novembre 1944, insieme al figlio Michele, aspirante dell'Opera, per dare la sua collaborazione al direttore Don Cremasco, specialmente curando i lavori della campagna.

Ammiratore di Don Orione, tuttavia, si sentì maturare nel cuore il desiderio di seguirlo, insieme al figliuolo, consacrandosi anche al Signore con voti.

Edifica leggere quanto egli scriveva  il 4 aprile 1945 al venerabile Don Sterpi, successore di Don Orione: "Prego Lei di non farmi aspettare e, prima che finisca il mese di Maria, spero con la grazia del Signore e della Madonna santa, prego Lei di mandarmi la veste nera e, quando Lei crede, di mandarmi al noviziato... E' l'ardentissimo desiderio che mi ha fatto scrivere così: chiedo la benedizione e prego  Lei di pregare per me, che finisca la mia vita nel volere di Dio..." Egli era indotto, ma uomo di fatica, forte, volonteroso e di semplice pietà.

Dopo un anno trascorso alla Moffa di Bra, venne destinato alla Colonia Santa Maria di Roma, dove, l'11 ottobre 1946, vestì l'abito religioso e iniziò il noviziato, al termine del quale, nella festa della Mater Dei, 11-10-1947, professò per la prima volta:  i voti perpetui li fece poi il giorno di Natale 1950, a Tortona, assieme al figliuolo Michele.

I lunghi suoi anni si ispirarono veramente all'"ora et labora", tanto raccomandato dal Beato Fondatore: sereno, semplice, abile in molti lavori e disposto a tutto fare.

Buono di carattere e ricco di spirito di sacrificio, trascorse la vita religiosa quasi interamente tra Noto (1944-45, 1954-56) e la Colonia Santa Maria di Monte Mario in Roma (1946-53, 1957-85), lieto di offrire il suo sacrificio per gli Eremiti e gli aspiranti della Congregazione, in comunione di fatica e di zelo per le anime,  e con l'apostolato sacerdotale di suo figlio  Don Michele.

Dal 1990 al 1992 offrì la sua silenziosa preghiera e fatica in Ercolano e dal 1992 al 1996 in Floridia, in aiuto a queste due istituzioni, che ospitano povere creature handicappate e più bisognose di assistenza e di conforto.

Una lunga esistenza vissuta nella luce di Dio e nella supplica per i santi sviluppi dell'amatissima Congregazione, lietamente donatasi a  Superiori e Confratelli, nell'umiltà e nel silenzio, per la gloria del Signore.

(dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")