Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

V (38)

 

1.      Vaccaro Giovanni

2.      Vacchetta Domenico

3.      Valentin Soria Angel

4.      Valentini Guerrino

5.      Valeri Umberto

6.      Vallauri Sebastiano

7.      Valle Julio Jorge

8.      Vallesi Angelo

9.      Valletta Luigi

10.  Vanoli Giovanni

11.  Vanzetto Gianni

12.  Varetto Luigi

13.  Vecchiato Vittorio

14.  Vecchio Francesco

15.  Vedovato Silvano

16.  Velo Giuseppe Luigi

17.  Veneziano Michele

18.  Veneziano Santo

19.  Venturelli Giovanni

20.  Vergari Antonio

21.  Verghelli Glicerio Bruno

22.  Viano Basilio

23.  Viconi Vittorio

24.  Viel Armando

25.  Vighi Secondo

26.  Vigo Giuseppe

27.  Villa Mario

28.  Villanova Francesco

29.  Villanueva Escobar Rafael Angel

30.  Villari Antonino

31.  Viola Dante

32.  Visgarra Mamerto Juan

33.  Visintin Carlo

34.  Viti Orlando

35.  Volpe Gennaro

36.  Volpini Ferruccio

37.  Volpini Michele

38.  Volpini Sante

    Sac. Armando VIEL

Tornato alla Casa del Padre l’8 dicembre 2008 a Trebaseleghe (Padova), a 92 anni d’età, 68 di Professione religiosa e 58 di sacerdozio. Riposa a Quantin di Ponte delle Alpi (BL).

Dal 2004 risiedeva infermo nella  accogliente comunità di Trebaseleghe in provincia di Padova e diocesi di Treviso. Amorevolmente assistito nella salute fisica come nello spirito, trovò il tempo e le occasioni per continuare nelle virtù e pratiche che alimentarono la sua lunga vita religiosa: spirito di preghiera, di famiglia, di sacrificio, di povertà vissuta, distacco dai beni, ma anche servizio e apostolato verso i giovani e gli orfani, col ministero sacerdotale svolto con impegno e zelo; il tutto sorretto da una devozione particolare verso la S.Madonna, che l’ha guidato nelle principali tappe del suo cammino.

Armando era il quarto di otto figli della famiglia di Gioacchino e Brigida Viel. Nacque il 6 dicembre 1916 nella Frazione Quantin di Ponte nelle Alpi (Belluno). Fu battezzato il giorno dell’Immacolata e cresimato il 19 aprile 1933, nella chiesa di Santa Maria a Cadola.

Fece le scuole primarie fino alla quarta classe, aiutando in famiglia finché il Can. Alfredo Bernaschi, che aveva notato il suo desiderio di donarsi a Dio, e lo sosteneva, non potendo pagarsi la retta del seminario, lo fece accogliere dalla Congregazione di Don Orione a Tortona (Alessandria), il 6 dicembre 1934.

Avendo già 18 anni, fu assegnato al gruppo dei “Carissimi”, che integravano lo studio con il lavoro. Rimase al Paterno per due anni; fu poi sacrista nella parrocchia di Ognissanti a Roma (’36-’39). Ottenne il passaggio al noviziato di Bra (’39-’40), vivendo l’evento dei funerali del Padre Fondatore, che conobbe saltuariamente. Professò la prima volta il 15 agosto 1940. Come sfollato di guerra completò il ginnasio tra Villa Moffa di Bra e Villa Periaschi di Sassello (Savona) e fece dal ’44 al ’46 liceo e filosofia all’istituto San Tommaso di Bra, conseguendo l’idoneità magistrale.

A Tortona completò il corso teologico (’46-’50), integrato dalla Professione perpetua (29 giugno 1947), dall’ordine del Diaconato (19 dicembre 1949) e dall’ordinazione sacerdotale, ricevuta il 29 giugno 1950, per mano di Mons. Egisto Melchiori, nel santuario Madonna della Guardia in Tortona.

Dopo l’ordinazione fu destinato insegnante e assistente ai giovani del “Manin” di Venezia, con la direzione della tipografia Emiliana. Nel ’53 passò al reparto Mutilatini del Piccolo Cottolengo di Milano, insegnante e assistente prima e, dal ’56 al ’65 direttore d’opera, continuando l’insegnamento e interessandosi attivamente per il pieno reinserimento dei ragazzi nella società civile.

Trascorsi due anni di assistenza con gli orfanelli dell’istituto di Fubine (Alessandria) e altri due come viceparroco e insegnante ai probandi di Voghera (’67-’69), ebbe la direzione dell’orfanotrofio di Verzuolo (Cuneo) fino al 1976. Tornato a Milano, vi collaborò un biennio prima di essere incaricato d’opera nella colonia estiva e invernale a Sordevolo (Biella), prodigandosi fino al 1984, quando assunse la direzione dell’istituto e colonia S. Antonio di Cuneo, lavorandovi fino al 1989.

Dopo aver aiutato un anno nella Parrocchia di San Michele a Tortona, ebbe la direzione e l’economia della comunità e casa di Voghera fino al ’96, continuando come vicario fino al 2004, sempre interessandosi per il buon andamento materiale e spirituale della popolazione, col ministero sacerdotale e con l’esempio di una vita religiosa vissuta e contenta. La necessità di un’adeguata assistenza all’ormai precaria salute, lo fecero infine trasferire a Trebaseleghe (Padova).

Ebbe la gioia di professare il IV Voto di fedeltà al Papa col primo gruppo di orionini, nella Basilica di San Pietro a Roma, il 13 agosto 1983.

I funerali si svolsero nella chiesa del Centro di Trebaseleghe la mattina del 10, e nel pomeriggio nella chiesa del suo battesimo a Quantin – Ponte nelle Alpi (Belluno) dove, dopo l’ultimo rito funebre e l’omaggio della popolazione, fu accompagnato nel locale cimitero per la tumulazione accanto ai famigliari che lo precedettero.

            Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia, n.227 settembre/dicembre 2008