Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

V (38)

 

1.      Vaccaro Giovanni

2.      Vacchetta Domenico

3.      Valentin Soria Angel

4.      Valentini Guerrino

5.      Valeri Umberto

6.      Vallauri Sebastiano

7.      Valle Julio Jorge

8.      Vallesi Angelo

9.      Valletta Luigi

10.  Vanoli Giovanni

11.  Vanzetto Gianni

12.  Varetto Luigi

13.  Vecchiato Vittorio

14.  Vecchio Francesco

15.  Vedovato Silvano

16.  Velo Giuseppe Luigi

17.  Veneziano Michele

18.  Veneziano Santo

19.  Venturelli Giovanni

20.  Vergari Antonio

21.  Verghelli Glicerio Bruno

22.  Viano Basilio

23.  Viconi Vittorio

24.  Viel Armando

25.  Vighi Secondo

26.  Vigo Giuseppe

27.  Villa Mario

28.  Villanova Francesco

29.  Villanueva Escobar Rafael Angel

30.  Villari Antonino

31.  Viola Dante

32.  Visgarra Mamerto Juan

33.  Visintin Carlo

34.  Viti Orlando

35.  Volpe Gennaro

36.  Volpini Ferruccio

37.  Volpini Michele

38.  Volpini Sante

    Coad.   VISGARRA   MAMERTO   JUAN

     da Ampa (Santiago del Estèro Argentina), morto a Claypole (Argentina) il 24 giugno 1980, a 71 anni di età e 14 di professione.

  «Hombre acostumbrado a la vida del trabajo duro en los montes del Chaco. Hombre de gran fé, de obediencia ciega e insobornable. Hombre de confianza » lo qualificano le relazioni fatte di lui dai superiori.

E in realtà tale fu il nostro carissimo fratel Mamerto. Entrato in Congregazione a 57 anni, dovette certo sentire non poco sacrificio nell'adattarsi a una vita nuova inquadrata da un Regolamento, sottoposta ad altri confratelli più giovani e, per certi aspetti almeno, meno esperti di lui. Ma tutto sempre seppe superare specie per il suo notevole spìrito di pietà. Le relazioni mettono in luce la sua assidua preghiera e le visite supererogatorie che egli compiva al SS. Sacramento.

Emessa la professione nel 1966 fu subito destinato al Piccolo Cottolengo di Claypole. Quivi assiduo e zelante nell'assistenza ai malati, paziente e umile, divenne il « fratello di tutti », da tutti amato.

.Da qualche anno la sua salute aveva cominciato a declinare e da allora offriva la sua inattività che non poco gli costava e le sue preghiere perché « il Piccolo Cottolengo divenisse veramente la casa della carità che prega e si dona con gioia ».

Il 24 giugno, all'età di 71 anni il Signore chiamava a sé l'umile, ma fedelissimo operaio della Vigna.

dagli Atti e Comunicazioni della Curia Generale.