Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
da Varana (Modena), morto a Nervi (Genova) il 10 settembre 1983, a 54 anni di età, 36 di professione e 26 di sacerdozio.
Nato il 5 settembre 1929 a Varana (Modena), battezzato ivi il giorno 7 fu sempre, a giudizio del suo Parroco don Vecchi, un fanciullo dei più esemplari. Per questo, ultimate le scuole elementari a Montebaranzone di Frignano, fu tosto indirizzato verso la nostra Congregazione, dato il suo grande desiderio di salire l'altare e consacrarsi a Dio. Entrò di fatto il 18 novembre 1941 a Montebello di Pavia per iniziare la scuola media. Ultimata la prima classe a Vigevano, riuscì a saltare la seconda e frequentare subito la terza in Buccinigo, ove compì il biennio ginnasiale. Segue quindi nel 1946 - '47 il suo regolare anno di noviziato a Villa San Biagio dì Fano, professando poi l'8 dicembre, festa di Maria Immacolata, nella cappella della Villa Solari di Genova ove il noviziato era stato trasferito. Si reca quindi a Bandito di Bra, per gli studi liceali e filosofici, giudicato sempre nelle relazioni ottimo religioso, di coscienza, assai diligente, è scelto per il tirocinio in uffici delicati di Segreteria al Piccolo Cottolengo di Paverano in Genova. Sensibile alle necessità del prossimo, caritatevole, espansivo lo qualificano le relazioni dei superiori. A Genova inizia pure il corso teologico presso i Vincenziani nell'Istituto di Brignole Sale, riportando costantemente negli esami classificazioni lusinghiere, di poco inferiori al trenta. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1957 viene inviato nell'ottobre dello stesso anno a Roma per l'anno di teologia pastorale. Nel 1958 è di nuovo a Genova, al Paverano, come segretario. L'anno seguente è invece a Villa san Biagio di Fano, insegnante e assistente, finché nel 1960 è richiamato al Paverano con la nomina di secondo Consigliere del grande Istituto caritativo. Da allora la sua attività resta prevalentemente accanto ai poveri del Piccolo Cottolengo. Si occuperà pure di vocazioni, dirigendo il centro vocazionale di Via Carrara e sarà assiduo assistente del gruppo amici con zelo pari al successo. Quanti elogi abbiamo ascoltato dai buoni amici nei riguardi del piissimo Don Antonio ! Non possiamo non segnalare una sua generosa domanda fatta il 24 luglio 1964 al Superiore generale Don Zambarbieri per essere inviato missionario nel sud America. Era rimasto commosso e stimolato dalla lettera, come dice lui stesso, nella lettera sugli ATTI. Il Signore dispose diversamente: la sua vita continuò all'ombra del Piccolo Cottolengo Genovese in mezzo ai suoi poveri e finalmente a Bogliasco come direttore dell'Istituto di ricupero per minorati. Umile, sereno, servizievole, lasciò ovunque un esempio di mitezza, di pronto servizio, di fedeltà alla Congregazione. Parve quasi presago della prossima fine che sempre attendeva con pace e fiducia in Dio improvvisamente dopo un lungo servìzio di ministero al confessionale a Ortonovo, rientrato incontrò con gioia quel Dio cui aveva consacrato con tanto ardore la sua intera vita.
Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia
|