Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
F (54)
5. Fantin Luigi 10. Fattor Mario 11. Favarato Luigi 12. Favaretto Igino 14. Fedeli Mario 15. Felici Lucio 16. Felici Ulderico 19. Ferracci Angelo 20. Ferracci Umberto 21. Ferrarese Orfeo 22. Ferrari Antonio 23. Ferrari Cesare 24. Ferrari Giuseppe 26. Ferrero Michele 27. Ferretti Silvio 28. Ferri Celso 29. Ferrini Matteo 31. Ferronato Paolo 33. Filia Salvatore 36. Filippini Arturo 38. Fiori Giuseppe 39. Florentino Edgard de Jesus 40. Florczak Zygmunt 41. Florian Giulio 42. Foglia Giuseppe 45. Formentin Bruno 46. Foroni Pietro 47. Fragoli Antonio 51. Frette Marciano 53. Froli Marcello 54. Frosi Albino |
Sac.
Armando Franchetto Tornato al Signore, dopo breve degenza all’Ospedale di Camposampiero (Padova), il 25 gennaio 2005, a 87 anni d’età, 66 di Professione religiosa e 55 di sacerdozio. Riposa a S.Cristina (TV). Armando nasce il 9 novembre 1917, viene battezzato due giorni dopo e cresimato il 28 novembre 1927. Proveniente da una bella e numerosa famiglia cristiana e praticante di Santa Cristina di Quinto in provincia di Treviso, che ha dato al Signore altre vocazioni religiose, tra cui un fratello sacerdote diocesano e una sorella suora di Santa Dorotea. Dopo le scuole dell’obbligo impara a suonare l’harmonium della chiesa parrocchiale e sente vivo il desiderio di farsi sacerdote. A 18 anni, il 4 novembre 1935, viene accolto a San Bernardino di Tortona, dove compie il ginnasio alternato al lavoro quotidiano che caratterizza il gruppo dei cosiddetti “carissimi”, riceve l’abito religioso il 28 agosto ’36 e lavora nella panetteria (’35-’39). Guidato da Don Cremaschi, nel ’37-’38 compie il noviziato a Bra (Cuneo, ed emette i primi voti nelle mani del Fondatore Don Orione, il 15 agosto ’38. Don Carlo Pensa riceve la sua consacrazione in perpetuo il 14 ottobre ’45, a Tortona. Nell’istituto S. Cuore Mons. Gentili di Fano (Pesaro), compie il tirocinio, assistendo i ragazzi poveri delle scuole e del centro di avviamento professionale (’40-’43). Nonostante la guerra, riprende gli studi liceali a Villa Moffa di Bra (’43-’45) e quelli di teologia a Tortona (’45-’49), coronati con l’ordinazione sacerdotale nel Santuario Madonna della Guardia, il 29 giugno ’49, per le mani di Mons. Melchiori. Dopo l’anno di pastorale a Costigliole d’Asti, Don Armando svolge l’apostolato tra i giovani della Casa Piccolo Mutilato di Milano, dove incontra la sofferenza di tanti ragazzi vittime della guerra, impara a star vicino ai sofferenti e ai poveri, assecondando l’impegno di carità che il Fondatore Don Orione aveva messo a scopo della congregazione. Passa poi vicario e assistente dei giovani del Centro di Formazione Professionale “Berna” di Mestre (Venezia) (’50-’53), dell’istituto dei derelitti di Vigevano (Pavia) (’53-’58) e dell’istituto Don Orione di Alessandria, dal ’58 al ’64. Trascorre poi uno dei periodi più fecondi del suo apostolato come vicario parrocchiale e addetto all’oratorio di S. Pio X a Marghera (Venezia), dal ’64 al ’76, crescendo schiere di giovani, sacrificandosi con zelo sacerdotale e spirito orionino, finché l’obbedienza lo destina al vicino istituto per disabili di Chirignago. Qui rimane ben 28 anni fino al 2004, con l’incarico di economo e assistente dei ragazzi del Centro, sempre premuroso e attento, conoscendoli a uno a uno con le loro storie di fatica e di sofferenza, ma anche elevandoli con il lavoro protetto. Non solo. Continua è stata la sua disponibilità per servizi religiosi nella parrocchia di Chirignago che, nel 2004 gli ha dedicato il “concerto dell’anno” scegliendolo come uomo dell’anno “per aver fatto della sua vita un continuo dono per gli altri.”, oltreché di quelle vicine di Asseggiano e di Oriago. La casa di riposo di S. Maria dei Battuti l’ha avuto paziente e fedele cappellano per vent’anni. Per vari anni è stato anche organista della corale “Lorenzo Perosi” di Chirignago. Nell’ultima fase della sua vita, il Signore lo chiama a portare la croce: senza perdere la consueta serenità, accetta di andare a Trebaseleghe per essere curato, ma anche per avere più tempo per la preghiera e la contemplazione, in attesa dell’incontro definitivo col Signore che ha saputo riconoscere e amare nei poveri. Le esequie, dopo un particolare saluto e preghiera alla salma nella chiesa della Casa Don Orione di Trebaseleghe, si sono svolte nella parrocchia di Santa Cristina di Quinto, concelebranti numerosi confratelli e sacerdoti diocesani, famigliari, fedeli, amici, con un folto gruppo di Chirignago. Il Vescovo, in un messaggio al Parroco di Santa Cristina ha espresso “La profonda gratitudine al Signore per questa luminosa figura di religioso e sacerdote… confermandone il grande zelo pastorale che certamente lo deve avere animato per tutta la sua vita.” E’ tumulato nel cimitero di S.Cristina di Quinto (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia")
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