Figli della Divina Provvidenza (FDP)

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ordine alfabetico per Cognome

 

 Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario)  

 

 

A (40)

 

1.      Abalos Americo Miguel

2.      Acevedo Juan

3.      Achramiej Piotr

4.      Acquaotta Serafino fra Umile

5.      Adaglio Giuseppe

6.      Adobati Egidio

7.      Aggio Angelo

8.      Agostini Fioravante

9.      Agustin Esteban

10.  Albera Paolo

11.  Albergucci Roberto

12.  Albertazzi Dalmazio

13.  Alexandre Geraldo Pedro

14.  Alferano Carlo

15.  Alice Andrea Giuseppe

16.  Aliprandi Eugenio

17.  Allione Vincenzo

18.  Alonzo Tomas

19.  Alpeggiani Luigi

20.  Álvarez Martìnez Miguel

21.  Alves Camilo Josè

22.  Alvigini Giambattista

23.  Ambrus Juan

24.  Ancelliero Giorgio

25.  Andrada Dante Luis

26.  Andreani Pietro

27.  Andreos Mansueto

28.  Andretta Marco

29.  Andriollo Giovanni

30.  Andrysiewicz Vincenzo

31.  Antonello Fedele

32.  Antoniewicz Stanislaw

33.  Anzolin Benedetto

34.  Argenti Giuseppe

35.  Arlotti Francesco

36.  Arrue Peiro Antonio

37.  Aureli Giuseppe

38.  Azzalin Mario

39.  Azzaro Giuseppe

40.  Azzoli Paolo

Martiri spagnoli.jpg

 

Servo di Dio, Asp. ARRUÉ PEIRÓ Antonio,

 

da Calatayud (Spagna), ucciso dai rivoluzionari in odio alla fede in  Valencia (Spagna) nel 1936, a 28 anni di età.

 

Nacque il 4 aprile 1908, da modesta famiglia di artigiani. Nel 1923 gli morì la madre, nel 1926 una sorella e, il 22 agosto 1928, morì improvvisamente anche il padre. Antonio, orfano e abbandonato dai parenti, ai vent’anni passò un periodo di desolazione terribile. Arrivato a Valencia, nel 1931, incontrò il Padre Riccardo Gil che lo prese con sé.

Era un giovane serio, pio, di sacrificio e lavoratore, di poche parole. Padre Gil, conoscendo il suo desiderio e ritenendolo idoneo ad entrare nella Congregazione, lo presentò a Don Orione: “Vorrei condurlo più tardi a Tortona, poiché vuol essere della Piccola Opera Divina Provvidenza. Sono persuaso della di lui vocazione, e spero che faccia una buona riuscita. È orfano di padre e madre, alto e forte, di buona memoria, pittore e amante di cose di religione”. Per 5 anni, Antonio perseverò come aspirante nella vita di pietà e di dedizione al prossimo, prodigandosi nella carità domestica cui schiere di poveri ricorrevano fiduciosi.

Quando il 3 agosto 1936, Antonio, rientrando a casa, vide che i miliziani comunisti stavano arrestando il Padre Gil, egli non esitò, gli corse incontro e volle rimanere con lui. Lo caricarono sulla medesima carretta e lo portarono a El Saler. Poi, al vedere il Padre cadere sotto la raffica dei fucili, Antonio gli balzò accanto per sorreggerlo; una guardia gli fracassò il cranio con il calcio del fucile. Con Padre Gil, Antonio Arrué condivide il cammino della Causa di beatificazione.

 

memoria il 3 agosto

 

 

        “Don Orione Oggi “ Novembre 2013: Beatificazione Ricardo Gil e Antonio Arruè