Figli della Divina Provvidenza (FDP) A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z ordine alfabetico per Cognome
Necrologio Figli della Divina Provvidenza (ricordati nel giorno anniversario) |
D (62) 14. Damele Michele 15. Danna Giuseppe 16. Dapra Cesare 22. De Cortes Frugoni Miguel A. 27. De Paoli Angelo 28. De Rosa Benito 31. Degaudenz Mario 35. Del Rosso Luigi 37. Del Fabbro Giovanni Battista 38. Delfino Filippo 40. Demarco Roberto 41. Demontis Cesare Fra Pacomio 43. Di Giusto Giosuè 45. Di Iorio Luis 50. Dobosz Francesco 51. D'Odorico Renato 52. Dominguez Ramon 53. Dondero Carlo 54. Dondero Giuseppe 55. D'Onofrio Cesare 57. Doria Luigi 59. Draghi Domenico 61. Durante Gerardo 62. Dutto Giuseppe |
Piamente deceduto all’Ospedale di Siracusa il 3 gennaio 2005, a 85 anni d’età, 68 di Professione religiosa e 61 di sacerdozio. Riposa a Conco (Vicenza). Ultimo di sette figli di Angelo e di Maria Porza, nacque a Conco (Vicenza), il 7 giugno 1919. Sperimentò un’infanzia di povertà e di speranza tipica del periodo successivo alla prima guerra mondiale, con famiglie numerose e figli emigranti in cerca di fortuna e di migliori condizioni di vita. Il piccolo Giuseppe fu accolto da Don Enrico Bariani il 15 ottobre ’31 al “Camerini Rossi” di Padova che, dopo un anno di studio, lo inviò a Voghera e Montebello per il ginnasio (’32-’34). Ricevette da Don Orione l’abito religioso il 29 agosto ’33, facendo poi a Tortona il primo anno di filosofia. Compiuto l’anno di noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo) con i primi voti religiosi (7 ottobre 1936), riprese gli studi a Tortona, con il secondo filosofia e il primo teologia nel seminario della diocesi (’36-’38), passando poi all’istituto S. Maria di Via Massimi a Roma per il tirocinio, quale maestro delle elementari, fino al ’41, riprendendo nuovamente gli studi di teologia, compiuti a Genova Boschetto e a Rosano (Alessandria), a causa della guerra in corso (’41-’44). Professato in perpetuo il 29 maggio ’42 a Genova, fu ordinato sacerdote a Tortona, il 3 ottobre ’43, da Mons. Egisto Domenico Melchiori, nel Santuario della Guardia. Fece l’anno di formazione pastorale a Costigliole d’Asti, esercitando nel contempo il ministero come cappellano dei partigiani nella guerra allora in corso. Fu economo e Vicario parrocchiale nella parrocchia Maria Consolata di Messina, e l’anno seguente diresse l’istituto e il santuario Santa Rosalia di Montepellegrino a Palermo. Dal ’47 al ’52, per la buona conoscenza della lingua inglese, fu destinato alla “Don Orione Home” di Boston, cappellano, assistente degli anziani e segretario di Don Gaetano Piccinini. Rientrato in Italia per difficoltà burocratiche, gli fu affidata la cura spirituale presso il Poligrafico di Foggia fino al ’55. Fu per tre anni come economo del Centro Mutilatini e addetto al Centro Italiano Addestramento Cinematografico di Roma Monte Mario, e dal ’57 al ’60 nuovamente a Messina, economo e cappellano. Ebbe nuovamente la direzione del Santuario di Santa Rosalia (’60-’63) e del Villaggio del Fanciullo di Palermo, dove fu anche parroco della Parrocchia Madonna della Divina Provvidenza (’63-’66). Trasferito per un triennio ad Avezzano come economo e incaricato dell’oratorio, collaborò poi dal ’68 all’83 presso la Casa dell’Orfano di Via Induno a Roma Trastevere, prima come vicario (‘68-’76), poi vicario, economo (’76-’78) ed incaricato fino alla chiusura della casa, nel giugno ’83. Dopo una breve parentesi a Napoli, fu direttore e parroco al santuario di S. Corrado a Noto (’85-’89), vicario ed economo a Palermo S. Rosalia (’89-’92), risiedendo infine nell’istituto per disabili gravi di Floridia (Siracusa), dove collaborò, finché le forze lo sostennero, nell’assistenza materiale e spirituale di sani e malati e di quanti lo avvicinavano. Di personalità e carattere franco, ardente, gioviale, di buona convivenza e spirito di famiglia. Seppe far tesoro della sua, anche se breve, conoscenza di Don Orione, Don Sterpi e dei Padri pionieri, accettandone con fede e umiltà consigli e disposizioni. Ebbe sempre cara la Congregazione, per la quale accettò serenamente la sofferenza e l’inattività fisica, nella certezza di ugualmente collaborare all’evangelizzazione e redenzione delle anime, memore degli esempi e insegnamenti del Fondatore, oggi canonizzato dalla Chiesa. I funerali si svolsero il 4 gennaio 2005 nella chiesa dell’istituto di Floridia. La salma fu poi traslata a Conco, suo paese natale dove, dopo il rito esequiale nella chiesa parrocchiale, fu tumulata nella tomba di famiglia. (dagli "Atti e Comunicazioni della Curia
Generalizia")
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